il riconoscimento
Floramo riceve il Premio Komigo a Gorizia, Anzil plaude il Kulturni dom

Consegnato il premio allo scrittore, storico e occasionalmente anche attore. Ieri la visita in teatro del vicepresidente della Regione Mario Anzil.
È Angelo Floramo il vincitore del premio Komigo come miglior protagonista della passata edizione, nella serata del 7 marzo a Gorizia. Finora, tutte le venti edizioni del festival di teatro comico trilingue (italiano, friulano e sloveno) del Kulturni dom hanno regolarmente riscontrato un grande successo di pubblico e di critica specializzata. In ogni edizione, sono infatti previsti sette eventi in abbonamento, una decina di spettacoli fuori abbonamento e 12 eventi per i ragazzi nell’ambito del Komigo baby.
Recentemente, nel solenne “finale” della Festa della donna, promosso dallo stesso Kulturni dom e dalla Coop Alleanza 3.0, è stato presentato lo spettacolo teatrale "Cargnelas-Storie di donne controcorrente”, con Angelo Floramo e la musicista Nicole Coceancig. In questa occasione, è stato consegnato il riconoscimento allo scrittore, professore e occasionalmente anche attore per il ruolo nell’indimenticabile spettacolo della scorsa stagione “I velieri, monasteri e altre frontiere”.
Floramo è stato premiato dal presidente del Kulturni dom, Igor Komel, che è anche uno dei promotori dell’originale festival goriziano, con un’opera d’arte di tecnica raku, creata appositamente dall’artista sloveno Ivan Skubin. Ieri, inoltre, lo stesso teatro di via Brass è stato visitato dal vicepresidente della Regione con delega alla cultura, Mario Anzil, che ha definito questo luogo «simbolo di una storia iniziata 40 anni fa e di cui oggi traiamo i benefici. Un luogo in cui le culture slovena, italiana e friulana hanno potuto incontrarsi e confrontarsi».
«Se oggi Nova Gorica e Gorizia si accingono a essere la Capitale europea della Cultura 2025 all'insegna dell'amicizia e della pace tra il popolo italiano e quello sloveno, è anche grazie a chi per anni ha seminato questa collaborazione» ha rimarcato Anzil, sottolineando come «la stessa programmazione culturale garantita in questo contenitore rappresenta un'eccellenza per la città e per l'intera regione. Questo luogo si presenta a tutti gli effetti come una palestra, nel senso greco del termine, un ginnasio che unisce attività di vario genere fino a diventare una agorà, una piazza luogo di socialità e pensatoio, sintesi di crescita culturale. Un esempio da imitare per tutta la comunità regionale».
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