Positiva una dipendente della Culot, visite sospese in casa di riposo a Gorizia

L'operatrice era di ritorno dalle ferie e non era ancora rientrato in struttura. Si attendono i risultati ai test.

Scattano nuovi controlli su personale e ospiti alla casa di risposo comunale “Angelo Culot” di Gorizia. Un’operatrice della struttura di via Brigata Re, infatti, è risultata positivo al tampone dopo essere ritornato dalle ferie, attivando immediatamente la procedura di verifica anche sugli altri colleghi. Un iter imposto per risolvere ogni possibile dubbio, spiega l’assessore al welfare Silvana Romano, imponendo nel frattempo la sospensione delle visite dei familiari agli anziani dall’esterno. Almeno fino alla prossima settimana.

“La persona non era ancora rientrata - assicura l’esponente della giunta Ziberna - e ora attendiamo la risposta delle verifiche sugli altri dipendenti e utenti. Su quest’ultimi non sono emersi problemi, ma per prevenzione terremo chiuso per alcuni giorni. Abbiamo già fatto tutti i tamponi e ora confidiamo che i risultati siano negativi”. Ad oggi, non sono mai emersi contagi nella dimora di Lucinico e in precedenza già un altro operatore, di rientro dalle vacanze, era risultato positivo ai controlli. All'epoca, comunque, si trattò di un caso isolato.

Scenario che si spera sia analogo a quello attuale. Tutte le 47 persone ospitate, così come chi vi lavora, hanno ricevuto il vaccino già da tempo. “La struttura è al completo - aggiunge Romano - e vogliamo evitare qualsiasi motivo di preoccupazione”. Una volta che la situazione sarà risolta, le modalità di accesso saranno le stesse di prima, insieme alle novità introdotte dal governo, come l'obbligo di Green pass. In settimana, peraltro, era attesa una visita della stessa amministrazione per alcune donazioni, rinviata a quella succesiva.

Già martedì scorso erano stati eseguiti dei test, dando esito negativo. Ogni operatore, peraltro, deve sottoporvisi al rientro delle ferie, prima di riprendere servizio.

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