LA NOMINA
Porti di Trieste e Monfalcone, Donato Liguori è il nuovo Commissario straordinario dell’Authority

Soddisfazione del presidente Fedriga. Cisint su Portorosega: «Fase decisiva, il nostro scalo è strategico. Serve un direttore a tempo pieno».
A seguito delle dimissioni del dottor Antonio Gurrieri dall'incarico di Commissario straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha nominato il Direttore generale per i porti, la logistica e l'intermodalità, dottor Donato Liguori, nuovo Commissario straordinario dell’Authority. Tale incarico durerà fino al 30 settembre. La nomina intende essere garanzia per la prosecuzione ordinata delle attività dello scalo marittimo giuliano e consentire l'individuazione del nuovo presidente. Il Ministero dei Trasporti intende quindi ribadire l'importanza strategica del porto di Trieste – che comprende anche quello di Monfalcone - per il sistema portuale nazionale e garantirà il massimo supporto agli operatori e alle Istituzioni locali in questa fase di transizione, con l'impegno di arrivare in tempi brevi alla nomina di una figura stabile alla guida di una delle principali autorità portuali del Paese.
«Da parte della Regione voglio augurare buon lavoro al nuovo commissario. La scelta del Ministero consente di superare lo stallo momentaneo creatosi con le dimissioni del commissario Gurrieri ed è stata operata nell'interesse dei porti del Friuli Venezia Giulia e del Paese per traghettare l'Authority verso la nuova presidenza», afferma in una nota il presidente della Regione Massimiliano Fedriga.
«Liguori è un dirigente molto preparato con una rilevante esperienza negli ambiti portuale e logistico e sono certo che svolgerà egregiamente il proprio incarico - conclude Fedriga - la collaborazione tra la Regione e l'Authority è sempre stata ottima e non ho motivi per dubitare che così continuerà a essere». Ad intervenire sul caso – nello specifico, per quel che riguarda il porto di Monfalcone – è l’europarlamentare e consigliere comunale delegato all’Economia del Mare, Anna Maria Cisint che ritiene la fase attuale «decisiva per consolidare definitivamente il ruolo strategico dello scalo». «Consapevole della fase critica che sta attraversando la governance dell’Autorità di Sistema Portuale, ritengo sia quanto mai prioritario individuare con urgenza una soluzione stabile e chiara per la guida del porto monfalconese, come del resto sosteniamo da troppo tempo». Va detto che in occasione dell’ultima riunione dell’Organismo di Partenariato e del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Orientale, la delegata all’Economia del Mare per il Comune di Monfalcone, ha riportato convintamente l’attenzione sulle urgenze operative dello scalo monfalconese, ribadendo la necessità, «non più rinviabile», di istituire una figura dirigenziale stabile, presente quotidianamente sul territorio, che segua in modo diretto ed esclusivo le attività del porto.
Cisint ha pure evidenziato come l’implemento continuo dei traffici e la complessità crescente delle dinamiche portuali richiedano una presa in carico strutturata e costante da parte dell’Autorità, in grado di assicurare il presidio e il coordinamento necessari a sostenere pienamente lo sviluppo dello scalo. «Risulta urgente rafforzare la governance operativa del porto, attraverso una presenza diretta e quotidiana sul territorio, capace di monitorare le attività, dialogare con gli operatori e risolvere tempestivamente le criticità, seguire i cantieri e garantire il presidio istituzionale che fino ad oggi è mancato – insiste Cisint - serve una figura stabile, che operi prioritariamente per Monfalcone e che conosca a fondo le dinamiche del porto, in grado di costruire un rapporto quotidiano con tutti gli attori coinvolti e di farsi carico della gestione operativa. Lo scalo è in piena espansione e ha bisogno di una direzione stabile, di una figura presente ogni giorno. Crescono i numeri, crescono le richieste da parte del sistema produttivo e, parallelamente, emergono nuove esigenze operative cui occorre dare risposte tempestive. Un presidio stabile permetterebbe infatti di affrontare con maggiore efficacia questioni importanti, come quella della presenza continuativa degli organi di controllo anche in orari più estesi, in linea con l’operatività reale del porto».
Richiesto anche un aggiornamento delle disposizioni che regolano l’attività dei rimorchiatori, «affinché possano rispondere appieno alle necessità operative attuali». «In un contesto di traffici in aumento, ogni rallentamento può tradursi in un rischio per la competitività dello scalo – prosegue Cisint - garantire l’ingresso delle navi nei tempi corretti è infatti una condizione essenziale per consolidare la fiducia degli operatori e attrarre nuovi investimenti. Centrale anche il tema del reperimento di nuova manodopera. Anche per quanto riguarda la tratta ferroviaria viene avvertita l’esigenza di un ulteriore salto di qualità. Al Comitato di Gestione, l’eurodeputata ha inoltre evidenziato l’importanza di rendere operativa quanto prima la darsena dei servizi, sia per valorizzare gli investimenti effettuati sia per rafforzare l’operatività e la sicurezza.
Gli investimenti in corso sullo scalo bisiaco ammontano a quasi 40 milioni di euro per la realizzazione della nuova infrastruttura ferroviaria e l’elettrificazione delle banchine, con 20 milioni di fondi FIAR volti al potenziamento della rete e ulteriori 7 milioni - già stanziati – rappresentano una base solida da cui partire. A questi fondi si aggiungono i 15 milioni di fondi Pnrr destinati al “cold ironing” e 833.750 euro per impianti fotovoltaici e misure di efficientamento energetico. Ora, attraverso un coordinamento mirato e operativo, si può dare l’ultimo sprint per rendere il porto di Monfalcone ancora più competitivo ed efficiente, anche sotto il profilo logistico.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
