Polizia locale di Monfalcone verso lo sciopero del 30 agosto, scontro aperto tra opposizione e giunta

Polizia Locale di Monfalcone verso lo sciopero del 30 agosto, scontro aperto tra opposizione e giunta

La situazione

Polizia Locale di Monfalcone verso lo sciopero del 30 agosto, scontro aperto tra opposizione e giunta

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 19 Ago 2025
Copertina per Polizia Locale di Monfalcone verso lo sciopero del 30 agosto, scontro aperto tra opposizione e giunta

Pd e Insieme con Moretti accusano il sindaco Fasan e l’amministrazione di aver disatteso gli accordi di luglio, mentre l’eurodeputata e consigliere delegato Cisint parla di motivazioni “pretestuose” e di sciopero “contro la città”

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La tensione tra amministrazione comunale e Polizia Locale a Monfalcone è arrivata al punto di rottura. Il sindacato Sapol ha infatti annunciato lo sciopero per venerdì 30 agosto, in concomitanza con la giornata dello Sbaracco, accusando il Comune di non aver rispettato gli impegni sottoscritti appena un mese fa [mettiamo i link ai pezzi di ieri su sciopero e di luglio su incontro in comune]. Una vertenza che agita anche la politica cittadina e che ha già visto contrapporsi opposizioni e maggioranza, con prese di posizione nette.

Il consigliere comunale del Partito democratico, Diego Moretti, invita l’amministrazione ad assumersi le proprie responsabilità: «Sarebbe troppo facile dire “non poteva che finire così”: non mi interessa farlo, perché la questione è seria e delicata. Devo dire però che, tra dichiarazioni stampa, interventi e approvazione del nuovo Regolamento, l’Amministrazione poteva essere gestita meglio. La proclamazione dello sciopero da parte del Sapol era nell’aria, soprattutto dopo la lettera sindacale dell’11 agosto, e la stessa apertura di Ferragosto dell’ex sindaca è parsa più come un atto formale che come una reale volontà di affrontare il malessere interno al Corpo».

Moretti non risparmia critiche né al sindaco Luca Fasan né all’assessore delegata per la sicurezza, l’ex sindaca ed europarlamentare Anna Maria Cisint: «Finora hanno risposto con dichiarazioni arroganti e sprezzanti nei confronti dello stesso personale. Dopo l’annuncio odierno del Sapol vedremo quello che succederà, ma mi permetto di consigliare al sindaco di prendere in mano la situazione, dialogare con il sindacato senza pregiudizi ed evitare di cercare capri espiatori fuori dalla giunta comunale. Diversamente, deleghi alla polizia locale un assessore vero e non una “consulente”».

Sulla stessa linea anche Michela Percuzzi, capogruppo della lista civica “Insieme con Moretti”, che definisce lo sciopero «una questione di dignità e sicurezza». «La Polizia locale ha annunciato lo sciopero del 30 agosto, giornata dello Sbaracco, dopo che l’amministrazione comunale ha disatteso gran parte degli impegni presi nell’accordo del 31 luglio», sottolinea Percuzzi. «Quell’intesa non era un capriccio: serviva a garantire servizi notturni solo in via sperimentale, con adeguata formazione, dotazioni di sicurezza e rispetto dei turni di riposo. Eppure, il sindaco ha liquidato le richieste come perdite di tempo, dichiarando di voler “tirare dritto per la sua strada”. Una frase che pesa come un macigno».

Per la consigliera di opposizione, il rischio è che venga compromessa la funzione stessa della polizia locale: «Pretendere che gli agenti lavorino senza riposo e senza protezioni significa mettere a rischio non solo chi indossa la divisa, ma l’intera comunità. Lo sciopero non è contro la città, ma per la città. Se davvero si ha a cuore la sicurezza urbana, l’unica strada è il dialogo: rispettare gli accordi, fornire mezzi e tutele, restituire dignità a chi lavora in prima linea».

Di segno opposto la replica dell’onorevole Anna Maria Cisint, già sindaca e ora assessore con delega alla sicurezza, che definisce l’agitazione «ingiustificata». «La libertà di sciopero è un diritto garantito, ma siamo allibiti: le motivazioni addotte appaiono perlopiù pretestuose, in alcuni casi persino false o illegittime. Si tratta di uno sciopero contro la città e contro i cittadini, perché non ci sono ragioni reali per aprire un confronto di merito sulle scelte dell’amministrazione. Il sindacato ha scelto la via dello scontro ignorando le occasioni di dialogo e le misure già adottate dal Comune, come l’aumento delle indennità, le dotazioni di sicurezza e il rafforzamento dell’organico».

Cisint rivendica i risultati della giunta negli ultimi nove anni e avverte che non ci saranno arretramenti: «Nessuna amministrazione può sottostare a un’intimidazione che sovverte le regole. Il turno notturno continuerà a essere garantito e, se necessario, valuteremo una convenzione con altri comandi per rafforzare il servizio durante lo Sbaracco, che si svolgerà regolarmente. Le economie di spesa derivanti dallo sciopero saranno destinate all’acquisto di ulteriori dotazioni per la polizia locale. I cittadini sono consapevoli e apprezzano l’azione svolta, che ha fatto di Monfalcone un modello di città sicura».

Il 30 agosto sarà dunque una data cruciale, non solo per la riuscita dello Sbaracco, ma anche per i rapporti interni al Corpo e per gli equilibri politici in città. Lo sciopero stesso, dunque, rischia di aprire una frattura ancora più profonda tra amministrazione e agenti, con i cittadini chiamati a fare i conti con le conseguenze di una vertenza che sembra ormai destinata a lasciare il segno.

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