l'incontro
Politica in visita ad Aquileia, pesa il nodo sulla fine della Fondazione

I consiglieri regionali della V commissione hanno visitato l'antica città romana, annunciate due mostre su Ungaretti e la città stessa per GO!2025.
Un incontro conoscitivo per consentire ai consiglieri regionali di scoprire la Fondazione Aquileia, tra storia, presente e obiettivi futuri. È partito dalla sala consiliare del Comune di Aquileia lo speciale Ufficio di presidenza della V Commissione convocato oggi dal presidente Diego Bernardis (Fp). La riunione, che si è conclusa con una passeggiata tra Palazzo Brunner e gli scavi del Fondo Cal, è stata voluta per far conoscere la realtà che per prima punta a valorizzare dal punto di vista archeologico l'area, attraverso la voce del presidente della Fondazione, Roberto Corciulo.
Tra le novità emerse, Corciulo ha parlato dei progetti legati a G0!2025, annunciando una serie di impegni legati all'evento culturale, tra cui la realizzazione di due macromostre, una su Ungaretti e una su Aquileia e i suoi musei. "Si tratta di un appuntamento significativo, che arricchisce ancor di più le conoscenze dei componenti della Commissione. È infatti importante sapere quali attività vengono svolte per questo sito dal Comune e dalla Fondazione, a cui la Regione dedica importanti risorse per far conoscere il patrimonio archeologico presente e la storia romana del nostro territorio", ha esordito Bernardis.
Introdotto dal sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino ("Grazie ai consiglieri per l'attenzione verso la città e il suo sviluppo"), il presidente Corciulo ha elencato gli scopi (ricerca, scavo e restauro nell'area archeologica e la realizzazione di un parco archeologico integrato nel tessuto urbano e sociale) e alcuni numeri della Fondazione, "che coordina il futuro e lo sviluppo di Aquileia nella sua interezza". Il 2008 è l'anno di costituzione, sono 22 gli ettari di aree archeologiche da gestire, 30mila gli studenti da tutta Italia in visita da gennaio a maggio, 5 le Università che collaborano per realizzare gli scavi.
Due milioni di euro annui sono conferiti dalla Regione (+64mila all'anno), quasi 39 i milioni incassati dalla nascita della Fondazione fino al 2022 e 15 i milioni di investimenti tra strutture museali, percorsi di collegamento e acquisizioni dirette. Ricordati i lavori in corso (da Palazzo Brunner, che vedrà terminare la ristrutturazione a fine 2024 e che accoglierà la sede della Fondazione, al Fondo Cal, dall'allestimento dei percorsi per visitatori al restauro del Foro romano) e quelli futuri (il collegamento est-ovest dal Porto alle grandi terme in primis, ma anche la riconversione dell'ex caserma dei carabinieri), Corciulo ha riportato ai consiglieri alcune problematiche.
"La durata decennale della Fondazione crea vincoli dal punto di vista giuridico, perché non ci permette assunzioni a tempo indeterminato, e gestionale - ha ammesso -. E il problema, ora, è che la Fondazione scade a marzo del 2028: abbiamo avviato una interlocuzione con il Ministero per trovare una soluzione. È impensabile andare avanti così ed è necessario il prolungamento della vita dell'ente fino al 2050 almeno". Oltre a questo, il presidente ha segnalato il mancato passaggio del Museo archeologico nazionale e del Museo paleocristiano alla Fondazione e la mancata strutturazione dei fondi del Ministero della Cultura.
Prima della passeggiata finale, condotta dal direttore della Fondazione Aquileia, Cristiano Tiussi, è intervenuto anche il vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario Anzil, che ha sottolineato la volontà di "correggere le criticità rilevate, a partire da quelle legate allo statuto e alla questione della durata". Presenti all'incontro, oltre ai componenti dell'Ufficio di presidenza Igor Treleani (FdI), Enrico Bullian (Patto-Civica Fvg), Lucia Buna (Lega), anche i consiglieri Manuela Celotti, Laura Fasiolo, Massimiliano Pozzo, Francesco Martines (Pd), Serena Pellegrino (Avs).
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