Politica litigiosa a Monfalcone: dalle «politiche filoislamiche» imputate al Pd alle accuse di «codardia» attribuite al Centrodestra

Politica litigiosa a Monfalcone: dalle «politiche filoislamiche» imputate al Pd alle accuse di «codardia» attribuite al Centrodestra

CAMPAGNA ELETTORALE

Politica litigiosa a Monfalcone: dalle «politiche filoislamiche» imputate al Pd alle accuse di «codardia» attribuite al Centrodestra

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 24 Mar 2025
Copertina per Politica litigiosa a Monfalcone: dalle «politiche filoislamiche» imputate al Pd alle accuse di «codardia» attribuite al Centrodestra

Cecot e Bullian attaccano il Popolo della Famiglia, «retrogrado». Moretti chiede dialogo e rispetto respingendo le accuse mosse da Cisint di «andare a braccetto con il partito islamico».

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Accuse reciproche, contraddizioni e attacchi continui tra fazioni politiche contraddistinguono buona parte dell’andamento della campagna elettorale monfalconese in vista delle elezioni comunali del 13 e 14 aprile.Secondo l’europarlamentare Anna Cisint la chiamata alle urne mette in luce «tutte le contraddizioni e le arroganti incoerenze della sinistra e in particolare del Pd e delle sue politiche filoislamiche volte a una ipocrita integrazione per raccogliere qualche voto». 

«Dopo aver strizzato l’occhio alla lista tutta islamica dell’altro candidato Konate con la quale propone di allearsi in caso di ballottaggio per consegnare di fatto il controllo del Comune agli stranieri musulmani – continua Cisint – ora Moretti deve pronunciarsi se intende collocarsi dalla parte dell'organizzazione terroristica palestinese confermando le decisioni del suo partito, o ignorare il caso e ingannare in questo modo gli elettori. È facile immaginare la sua scelta visto che il Pd locale, non solo cerca voti con i suoi candidati islamici, ma lo stesso Moretti assieme al consigliere uscente, il bengalese Sani, ha iniziato la sua campagna elettorale in città incontrando le comunità musulmane e gli islamici radicali dalla barba arancione».

Di una destra «falsa, bugiarda e senza vergogna» parla Diego Moretti che ribadisce la sua contrarietà alla lista etnica e garantisce: «Nessun patto con Konate». «Dopo le provocazioni, non restano che le menzogne – replica il candidato di centrosinistra - non si può tacere: questa destra di codardi e conigli sta riducendo sempre più Monfalcone a un luogo di contrapposizione e scontro, un luogo di paure e contrasti sociali. E non si fanno scrupoli a mentire spudoratamente per mantenere questo clima, utile solo alla loro propaganda». «Con la lista di Konate non c’è alcun accordo, né ci sarà – precisa - quelle di Cisint sono bugie dette con l'assoluta consapevolezza di mentire. Bugiardi senza remore e pure codardi: se il loro candidato non continuasse a scappare glielo diremmo in faccia in un confronto pubblico. Fasan fugge perché sa bene che in un confronto diretto si limiterebbero a zero le possibilità di mentire su di noi, e allora che fa? Infama gli avversari nascondendosi, adottando il metodo politico tipico della Lega, quello delle menzogne e dell'infamia». 

«Il centrosinistra – garantisce il candidato sindaco - continuerà a parlare dei problemi: una sanità pubblica da tutelare, l'ospedale di San Polo da difendere, il decreto della vergogna sull'amianto sul quale la destra è stata in silenzio, il sociale in preda al non governo dell'amministrazione, un rapporto con Fincantieri da ricostruire, servizi comunali che ritornino a essere gestiti da dipendenti comunali e non da cooperative esterne, l'emorragia di esercizi commerciali che va fermata. Questi sono solo alcuni dei temi che continueremo a sollevare, sperando su questo di avere risposte. Non ci fermeranno con le infamie, le falsità, le bugie».

C’è poi Ilaria Cecot della civica Insieme con Moretti che definisce Cisint «paladina dell’emancipazione a targhe alterne» e si pone a difesa delle Istituzioni «che dovrebbero restare laiche» mentre parla di «ritorno al Medioevo» con Il Popolo della Famiglia. Una compagine, questa, di cui il consigliere Enrico Bullian – sostenitore di Moretti – considera «irrilevanti e politicamente retrograde» le proposte in vista delle amministrative.

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