La richiesta
Piste tagliafuoco impraticabili, si muovono i consigli comunali

Il distretto Carso Isonzo della Protezione Civile chiede si intervenga a tutela dei cittadini e per migliorare i soccorsi antincendio.
È un problema che, da tempo, la Protezione Civile segnala ai vertici regionali. Si tratta delle cosiddette Piste Tagliafuoco, quei percorso utilizzabili dai mezzi di soccorso, specialmente l’antincendio boschivo e i Vigili del Fuoco, per arrivare all’interno dell’area boschiva colpita da incendio, appunto, e spegnerlo il prima possibile.
“Da almeno 15 anni - precisa il consigliere comunale a Ronchi dei Legionari, Renato Chittaro - non vengono ripulite. In questi anni, da varie amministrazioni, sono state mandate alcune lettere, tre solo da Ronchi, per chiedere un intervento”.
A tal proposito lunedì 21, domani, è previsto un apposito ordine del giorno all’interno del consiglio comunale per chiedere “di farsi carico delle aree facenti capo al distretto di protezione civile Carso Isonzo e di programmare gli interventi necessari necessari a scongiurare i gravi effetti che potrebbero manifestarsi nel caso di condizioni molto favorevoli agli incendi boschivi”.
“Abbandono e degrado - si legge ancora - hanno compromesso soprattutto le prerogative di accessibilità e transitabilità delle piste forestali con i veicoli ad uso speciale utilizzati dal Corpo Forestale Regionale, Vigili del Fuoco e dai gruppi comunali di Protezione Civile-antincendio boschivo, chiamati ad assicurare vigilanza e pronto intervento contro la propagazione delle fiamme in caso di innesco del fuoco. L'invasione della carreggiata da parte delle specie arbustive autoctone e l'invadenza della ramificazione che si protende dalla vegetazione arborea più prossima alle piste forestali, hanno portato con il passare degli anni a vanificare l'efficacia dei numerosi interventi di ripristino funzionale a suo tempo intrapresi o coordinati dalla Protezione Civile della Regione, a seguito della tanto straordinaria quanto calamitosa serie di incendi occorsi nella stagione estiva del 2003. A giudizio del Consiglio Comunale di Ronchi dei Legionari, si tratta di una situazione che non solo pregiudica la sicurezza del territorio, dell'ambiente, ma anche lo svolgimento in sicurezza delle attività di vigilanza e di emergenza prestata da quanti sono impegnati, soprattutto nel corso della stagione estiva, a contrastare l’innesco e la propagazione degli incendi”.
A Chittaro, che ricorda l’impraticabilità dei vari percorsi e l’impossibilità di ripulire solo su base volontaria, fa eco il coordinatore del Distretto, Ennio Medeot. “Ogni consiglio comunale dei sei comuni del distretto (San Pier d'Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado, Fogliano Redipuglia, Doberdò del Lago e Savogna d'Isonzo, ndr), porterà un ordine del giorno simile. Alcuni di questi comuni hanno case che si trovano al limite del bosco, come Doberdò del Lago o Sagrado. Ne va dell’incolumità dei cittadini”, conclude Medeot.
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