i premiati
La pioggia blocca la parata del folklore a Gorizia, vince la Georgia

In 700 hanno applaudito l'ultima serata, emozioni sul confine con l'inedita esibizione.
Il maltempo ha segnato l'ultima giornata del Festival Mondiale del Folklore di Gorizia, ma ha donato comunque emozioni. La sfilata per le vie del centro è stata infatti annullata, ma il 50esimo compleanno della manifestazione è proseguito con l'iniziativa spontanea dei gruppi di ballare tra Parco della Rimembranza e piazza Battisti, fino ad arrivare alla palestra dell'Ugg dove si sono tenute le premiazioni e il Gran galà. Qui, circa 700 presenze hanno affollato platea e spalti, per applaudire per l'ultima volta quest'anno le compagini arrivare da tutto il globo.
A partire dai Bragati della Georgia, che hanno conquistato il Premio Simpatia, ossia quello assegnato dal pubblico nella serata di sabato. A conquistare la platea sono state le loro danze e costumi, contraddistinti da una delicatezza e dinamicità unici. Gli stessi artisti caucasici hanno ricevuto anche il Premio speciale per la spettacolarizzazione della danza, mentre al Fontanavecchia di Casalduni, in provincia di Benevento, è stata riconosciuta la presentazione originale del repertorio tradizionale. I colombiani della Aanjaa, invece, portano a casa il titolo per l’interpretazione del nuovo folklore urbano.
Gli Aborigen dell’Uruguay, invece, hanno ottenuto il titolo per l’espressività stilizzata della danza. Doppio titolo per l’Accademia Mirko Srzentić: premio speciale per la la presentazione complessiva e il Premio antropologico “Tullio Tentori”. A chiudere i premi speciali, sono stati i maori dei Te Mātārae I Ōrehu di Rotorua, Nuova Zelanda, per il canto folklorico di gruppo. Menzione speciale agli Sbandieratori di Sangemini, Umbria, per la presentazione degli strumenti tradizionali e per la costante presenza agli eventi goriziani. Immancabile il Memorial Sergio Piemonti, dedicato alla storica anima della kermesse.
Questo ha incoronato i gruppi locale Santa Gorizia, Danzerini di Lucinico e Michele Grion di Capriva per l'impegno nel conservare, trasmettere e far conoscere le tradizioni delle proprie comunità. Molta l'emozione anche per la prima assoluta in Piazza Transalpina, con gruppi e autorità posti a cavallo di Italia e Slovenia e l'inedita esibizione sul confine degli Sbandieratori e della Goriški pihalni orkester, primo mattoncino verso il lavoro per GO! 2025. "È stato un ritorno emozionante - commenta il presidente di Etnos, Stefano Minniti - che ci ha fatto sentire il calore della città". La kermesse ha anche ottenuto il prestigio della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Foto Daniele Tibaldi
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
