il tracciato
A piedi lungo il litorale di Monfalcone, camminate di salute in riva al mare

Percorso da 2,5 chilometri fino a Staranzano, il collegamento all'Isola dei Bagni.
A piedi all’aria aperta, costeggiando il mare. È in questo scenario tra Marina Julia e Staranzano che si inserisce il progetto “10mila passi di salute”, ideato da Federsanità Anci Fvg nel 2018 e che ad oggi ha riscosso un grande successo tra i comuni della regione. Son ben 59, infatti, quelli che hanno partecipato attivamente all’iniziativa, su oltre 70 che hanno aderito, mettendo mano ai sentieri con cartelloni e altri lavori, nonché promuovendo nel concreto le misure di prevenzione attraverso lo sport. Un percorso sottolineato dallo stesso direttore generale dell’Asugi, Antonio Poggiana.
Questa mattina, nella località in riva all’Adriatico è stato presentato il tracciato, denominato “Litorale isontino” che si sviluppa per 2,5 chilometri. In questo modo, si completa l’altro tracciato chiamato “Basso Isonzo”, il quale – tra sentieri e sotto argine – attraversa San Pier d’Isonzo, San Canzian e Staranzano. Inoltre, il percorso arriverà fino all’Isola dei Bagni di Marina Nova, con apposite aree di sosta attrezzate, e la stessa area sarà oggetto di un nuovo intervento per la sua promozione. La sindaca Anna Maria Cisint ha infatti anticipato l’investimento di 3 milioni di euro per la meta.
Qui sono attesi percorsi, palestre a cielo aperto e aree sportive. “Noi investiamo in salute perché lo stile di vita adeguato è importante. Il progetto si sposa perfettamente con gli investimenti fatti a Marina Julia e Marina Nova”. Insieme alla prima cittadina, era presente anche il consigliere comunale staranzanese Diego Deluisa, nonché i rappresentanti regionali dell’associazione promotrice e di altre realtà sportive locali. Tra queste, la Uisp Gorizia che ha annunciato l’avvio tra marzo e aprile dei gruppi di cammino in loco, replicando quanto già avviato a Farra per incentivare la mobilità e la socialità.
Elementi importanti per la popolazione anziana ma non solo. Il concetto di prevenzione è stato quindi rimarcato da Poggiana, ricordando come le strutture ospedaliere non riservino molto spazio per questo “ma ci stiamo lavorando”. Insieme al lavoro del sodalizio, che ha trovato il supporto dei diversi rioni cittadini, presenti all’evento, c’è anche quello del dipartimento di Economia e statistica dell’Università di Udine. I dati della loro indagine, come spiegato dalla professoressa Laura Pagani: il 33% degli intervistati svolge attività fisica in modo autonomo, mentre il 34% è fermo ma si muoverebbe se incentivato.
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