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Piccoli amici in cerca di famiglia, 20 cani adottati da marzo a Gorizia

Aiutati molti esemplari a superare le difficoltà. L'impegno dei volontari nelle strutture.
Il rispetto per gli animali è un tema spesso oggetto di dibattito, in particolare quando emergono casi di maltrattamenti. Questi rischiano di segnare profondamente gli amici a quattro zampe, che dopo le brutte esperienze adottive finiscono poi in canile o in altre strutture. Sul tema, questa mattina l’assessore al benessere degli animali, Chiara Gatta, ha illustrato la campagna di sensibilizzazione per le nuove adozioni, facendo il punto sulla situazione nelle aree gestite dai volontari per curare le bestiole abbandonate e anche con problemi.
Buona parte del focus si è concentrata sul canile di Lucinico, dove da marzo sono approdati 27 cani, di cui 10 sotto sequestro e 20 sono state le adozioni. Sono quindi una ventina gli esemplari in attesa di una famiglia, molti dei quali anziani. Uno è già in procinto di trovarne una definitivamente, mentre altri quattro stanno seguendo il percorso. A seguire i cani c’è la comportamentista Monica Magari, che ha potuto vedere cambiare radicalmente il comportamento di alcuni cani, segnati da fobie e aggressività patologiche, causate anche da brutti trascorsi.
“Serve un clima di calma e sicurezza per le adozioni” ha spiegato l’esperta. La percentuale di esemplari problematici è molta alta, con una stima a livello nazionale dell’80% nei canili. Sulle cause, però, si risale solo se vengono sporte denunce da parte dei precedenti proprietari, dopo che l’animale si è reso protagonista di casi. Ci sono poi esemplari, come un Pastore dell’Asia centrale attualmente in struttura, arrivato lì a 8 mesi: “Mi chiedo perché sia stato lasciato da noi a quell’età?”, visto anche che la razza in questione richiede un impegno notevole.
Dal punto di vista de La cuccia, l’associazione che si occupa dell’area di via del Camposanto, Paola Rizzello ha sottolineato come alcuni siano stati dei veri “miracoli”: “In alcuni casi non ci si poteva avvicinare ai box, solo pulirli e dargli del cibo. Li abbiamo visti trasformati dopo il lungo lavoro e giocare tra di loro”. Un percorso che ha richiesto un forte impegno per ridare serenità alle bestiole, mentre l’impegno è anche contro il fenomeno delle adozioni online, che portano sempre più esemplari a essere oggetto di traffico illecito dal Sud.
Per quanto riguarda il gattile, il Rifugio A-micioso ha annunciato che da gennaio saranno ampliati gli spazi della struttura privata in via Foscolo. Qui sono entrati 210 mici, di cui 75 cucciolo. Sono state invece 71 le sterilizzazioni, con 52 animali curati. Gli esemplari adulti abbandonati o ceduti dagli stessi proprietari sono stati 19, a fronte di 45 adozioni perfezionate. Venerdì 17 dicembre alle 18, quindi, la stessa Manari e il maresciallo del Corpo forestale Claudia Comelli saranno le ospiti dell’incontro sulle adozioni consapevoli. Il tutto sarà in Mediateca.
Foto di archivio
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