Una piazza in ricordo di Dominutti a 72 anni dalla morte che divide Monfalcone. Il vicesindaco: 'Era un patriota'

Una piazza in ricordo di Dominutti a 72 anni dalla morte che divide Monfalcone. Il vicesindaco: 'Era un patriota'

La cerimonia

Una piazza in ricordo di Dominutti a 72 anni dalla morte che divide Monfalcone. Il vicesindaco: 'Era un patriota'

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 17 Gen 2021
Copertina per Una piazza in ricordo di Dominutti a 72 anni dalla morte che divide Monfalcone. Il vicesindaco: 'Era un patriota'

Lo slargo del parcheggio di via Aquileia è stato intitolato all'uomo ucciso nel '48. La rabbia della sinistra: 'Era colluso con il fascismo'.

Condividi
Tempo di lettura

Nonostante le polemiche degli ultimi giorni, oggi è stata ufficialmente intitolato a Pietro Dominutti lo spiazzo del parcheggio di via Aquileia, a Monfalcone. La discussione di questi giorni che ha contrapposto Anpi, associazioni di sinistra e opposizione consiliare all’amministrazione locale non è altro che l’appendice della divisione politica che si protrae ormai da più di un decennio, la cui origine è nella morte di questo ingegnere dei cantieri cittadini. Venne infatti freddato da due colpi di pistola nel gennaio 1948, ma la matrice non è mai stata ufficialmente chiarita, anche se la tesi più accreditata è quella ideologica.

Militante del Partito d’Azione, Dominutti era considerato colluso con il regime fascista, denunciato come informatore all’interno dei cantieri su chi fosse comunista. Per la destra e la giunta Cisint era invece un patriota, come ha sottolineato il vicesindaco Paolo Venni durante la commemorazione, che ha chiamato a raccolta un capanello di persone dapprima attorno alla nuova targa dello slargo a lui dedicato, quindi davanti al cippo in suo ricordo in via Terenziana, nel punto in cui venne assassinato ormai 72 anni fa. Respinte al mittente le accuse arrivate sull’inopportunità di questa scelta: “La sinistra ha creato una polemica che non esiste” ha sottolineato Venni.

“Dominutti era un cittadino monfalconese - ha aggiunto il vicesindaco - che credeva fortemente nell’identità e ideale di un territorio italiano. Sappiamo benissimo che queste terre sono state oggetto di un martirio ben oltre il 1945. Getto un braccio teso verso gli amici dell’Anpi: i martiri delle guerre non hanno colore, perché hanno creduto nella libertà”. Dopo diversi anni e altrettanti tentativi di dedicare un angolo della città a questa figura, “è stato riconosciuto che molti cittadini già riconoscevano. Ci distacchiamo dalle polemiche, che ancora una volta buttano discredito e inconsistenza storica verso una battaglia che non ha ragione di esistere”.

“Dominutti è stato barbaricamente ucciso per i suoi ideali” ha evidenziato. Insieme a lui anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Mauro Steffé, promotore dell'intitolazione. Si è quindi aggiunto il ricordo del pronipote Alessandro Pulin, che da anni partecipa al ricordo del parente: “Non dobbiamo fare politica sulla sua figura. Oggi però potrei demolire chiunque abbia scritto certi articoli senza senso, dato che stiamo parlando di una storia di 70 anni di cui conosco perfettamente le cose. Mi domando come può essere che qualcuno nato nel ’45 scriva certe cose”. Sulle posizioni espresse dall’esponente de La sinistra per Monfalcone, Cristiana Morsolin, Pulin risponde che “se quando tornerà in giunta toglierà la targa, io la aiuterò”.

Complice anche il passaggio questa mattina in zona arancione e le altre normative anti-contagio, erano assenti alla manifestazione le controparti politiche, che hanno affidato le loro posizioni a delle note. “Evidentemente hanno ben presente la capacità di mobilitazione unitaria degli antifascisti - la posizione di Monfalcone meticcia -, dimostrata in innumerevoli occasioni quando si tratta di alzare le giuste barricate nei confronti di chi vuole riscrivere la storia”. Le fa eco Ronchi dei partigiani: “Ci sono vittime e boia. Basta leggere il nostro libro per vedere da che parte stava Piero Dominutti e come ci sia una ampia documentazione a dimostrarne le azioni violente”.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Video
Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione