I COMMENTI
Piano Fvg Cure palliative, il richiamo di Bullian: «Va colmato vuoto normativo su Fine Vita». Fasiolo, «bene somministrazione a domicilio»
Il consigliere di Patto per l’Autonomia cita il modello di altre regioni italiane e ribatte la «necessità di una normativa chiara e organica» per accedere al Suicidio Medicalmente Assistito anche a livello nazionale.
La discussione di oggi giovedì 6 novembre della III Commissione in Regione si è focalizzata sul tema delle cure palliative, in particolare sul Piano di potenziamento di esse previsto per il triennio 2025-27. Le varie rappresentanze politiche nella Commissione consiliare hanno accolto il Piano con un sì unanime.
Il documento prevede il potenziamento delle Unità di cure palliative domiciliari, con l'obiettivo di assicurare copertura continua sette giorni su sette, così come l'aumento dei posti letto hospice fino al raggiungimento degli standard richiesti. Tra le volontà della direzione Salute del Friuli Venezia Giulia vi è anche quella di rafforzare le collaborazioni tra ospedale, attività ambulatoriali e medicina generale, integrando anche la telemedicina e coinvolgendo il terzo settore; prevista anche l’istituzione di un programma formativo pluriennale a cui prenderanno parte 350 professionisti. L'assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi lo definisce «fondato sul principio di garantire a ciascuno la possibilità di vivere la propria vita, nei momenti più complicati, nel modo migliore».
Favorevole anche il parere del gruppo Patto per l'Autonomia-Civica Fvg: lo riferisce il consigliere Enrico Bullian. «Ma – precisa, riferendosi al dibattito - ho aggiunto che resta inaccettabile che in Italia e in Friuli Venezia Giulia manchi ancora una normativa chiara e organica sul Fine Vita, capace di definire i tempi e le procedure per accedere al Suicidio Medicalmente Assistito sulla base di una libera scelta del cittadino».
Secondo Bullian, cure palliative e libertà di scelta per il Fine Vita rappresentano «strumenti complementari tra loro, senza alcuna contrapposizione»: da qui il suo richiamo critico al vuoto normativo locale e nazionale, in confronto all’«operato decisamente migliore» di altre regioni italiane.
Fra queste la Toscana, «che ha approvato la prima legge regionale in materia (n. 16/2025)», scrive Bullian, «poi seguita dalla Sardegna, della quale si è in attesa della sentenza della Corte Costituzionale relativa al ricorso presentato dal Governo». Anche a livello globale, riferisce l’esponente di Patto per l’Autonomia, si sono recentemente «registrati importanti sviluppi: a titolo d’esempio, Slovenia, Inghilterra e Uruguay hanno già legiferato per garantire diritti e dignità ai pazienti sul Fine Vita».
«Pertanto – conclude Bullian – è tempo che anche lo Stato italiano e il Friuli Venezia Giulia colmino questo vuoto normativo, offrendo finalmente risposte certe e ‘umane’ a chi affronta malattie incurabili e sofferenze intollerabili».
La reputazione d’avanguardia del territorio goriziano in ambito cure palliative è stata invece ricordata da Laura Fasiolo. In una nota, la consigliera del Partito Democratico scrive che «quella Isontina è stata la prima azienda in Regione ad affrontare quasi 20 anni fa il tema delle cure palliative con progetti strutturati di collaborazione con la medicina generale».
Durante il dibattito, l’esponente dem si è premurata di appurare se i farmaci ospedalieri potranno essere somministrati al bisogno anche a domicilio, ottenendo – riferisce – risposta positiva dall’assessore Riccardi. «Questo rappresenta un importante traguardo – commenta Fasiolo - che spezza finalmente le maglie della burocrazia e risparmia disagi e sofferenze, principalmente ad anziani e oncologici terminali».
È necessario, scrive anche la consigliera, che ci sia «un piano strategico regionale collegato alla medicina generale nelle case di comunità affinché tutte le persone possano in modo omogeneo fruire del servizio di palliazione quando opportuno», sottolineando infine come anche «la formazione dei medici di medicina generale, dei professionisti e degli infermieri è un buon impegno che l’amministrazione si accinge a sostenere».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione

















