il voto
Perplessità sulla nuova edizione di Gusti a Gorizia, opposizione all'attacco

La manifestazione si terrà dal 23 al 26 settembre. Dubbi in Consilgio comunale, chiesti più interventi a sostegno delle famiglie.
Ha creato parecchia perplessità tra l’opposizione lo stanziamento di 100mila euro da parte della giunta per far fronte ai costi di sicurezza per Gusti di frontiera Off. La kermesse si terrà a Gorizia dal 23 al 26 settembre e, per far fronte alle limitazioni anti-contagio, ha quindi necessitato di questo stanziamento nella variazione di bilancio approvata ieri sera in Consiglio comunale. Somma che va a comporre un totale di 765mila euro tra maggiori entrate (280mila, nei quali rientrano i fondi per il Gect), specifiche destinazioni (350mila) e avanzo di bilancio (135mila).
La minoranza ha quindi posto l’accento sull’opportunità o meno di organizzare un evento come la celebre fiera enogastronomia in un momento come questo. “Sono scettico sui soldi destinati a Gusti - ha commentato il capogruppo del Pd, Marco Rossi -, per quanto sia sostenitore della manifestazione. Questa variazione poteva essere investita in modo diverso, soprattutto a favore delle persone che ne hanno bisogno”. Posizione condivisa dal collega del Movimento 5 stelle, Giancarlo Maraz: “Va bene investire sul turismo, ma non è questo il momento, si scelgono sempre i momenti sbagliati”.
Il pentastellato ha quindi avanzato seri dubbi sulla possibilità effettiva che, tra due mesi, si possa effettivamente svolgere la manifestazione, “che comunque sarà limitata dal Green pass”. Dal centrosinistra, contrarietà alla destinazione d’uso di questi fondi è arrivata anche da Rosa Tucci (Gorizia è tua), che ha evidenziato come la manovra non sia “coerente con reali esigenze della città”, invitando anche a smettere di considerare Gusti l’evento top della città. Maggiore apertura da Roberto Collini (Percorsi goriziani) che ha applaudito la macchina organizzativa.
Elogi che, come poi sottolineato, vorrebbe fare anche per aver permesso il ritorno delle sedute dell’assise in presenza. Plauso anche alla decisione di inserire eventi culturali nel programma, “noi lo dicemmo cinque anni fa e ci dissero che volevamo snaturare l’evento”. Voto contrario è arrivato anche da Franco Zotti (Legaliziamo), che avrebbe preferito invece un aiuto alle sagre di quartiere. Silvano Gaggioli (Gorizia c’è) ha invece rimarcato che questa “è una variazione ridicola, avremmo dovuto approvare il Dup 2022-2024 che riguarda investimenti di milioni di euro”.
Dalla Lega, Claudio Domani ha aperto la possibilità di dirottare lo stanziamento ad altre voci, se anche quest’anno Gusti dovesse saltare. Alla fine, quindi, sono stati 21 i voti favorevoli, a fronte di 14 contrari e due astensioni. Nel resto del documento, si trovano i 200mila euro destinati al Gect per i primi step della Capitale europea della cultura 2025, mentre ammontano a 35mila le agevolazioni tributarie alle categorie economiche, che si sommano ai già previsti 263mila euro. Sul fronte assistenziale, oltre 140mila vanno a misure di solidarietà alimentare.
Nella foto: edizione del 2016 di Gusti (Flavio Chianese)
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