IL LIBRO
‘Pepito Story 2’, ecco il sequel scritto dai bambini delle elementari di Medea

I genitori hanno organizzato una colletta per il nuovo libro, raccogliendo 2100 euro che sono andati a tre associazioni locali.
Cosa succede quando un cane combina guai ogni giorno, ma ha la fortuna di vivere con una maestra di scuola elementare e una classe piena di fantasia? Nasce un libro. Anzi, due. Si chiama Pepito Story 2 il nuovo volume realizzato dagli alunni della scuola primaria Edmondo De Amicis di Medea, una raccolta di racconti veri e divertenti che hanno per protagonista Pepito, il cane della maestra Marta Bocciero.
Le storie, scritte direttamente dai bambini, nascono da episodi reali della vita quotidiana della docente e del suo cane, un pastore “quasi belga”, incrocio tra un pastore belga e un border collie. Ogni settimana, i bambini ascoltavano un racconto vissuto realmente da Pepito e lo trasformavano in una storia scritta, arricchita da disegni e fantasia. Il progetto si è rivelato un modo originale per esercitare la scrittura, la lettura e l’ascolto. «È nato tutto per gioco – racconta l’insegnante – mio marito, che è molto legato a Pepito, ha avuto l’idea di raccogliere le storie e farne un libro. Ha finanziato di tasca sua la stampa delle prime copie».
Il primo volume aveva una quindicina di racconti. Distribuito tra i genitori come ricordo di classe, ha avuto un successo inaspettato: in molti hanno voluto lasciare un’offerta simbolica, che la scuola – non potendo gestire denaro direttamente – ha scelto di devolvere a delle associazioni. I 400 euro raccolti con il primo libro, da donazioni spontanee sono stati divisi in parte alla Cuccia di Lucinico; in parte al centro per l’Alzheimer Isontino e infine all’associazione A.G.M.E.N, a sostegno dei bambini con malattie del sangue seguiti all’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste.
La gioia portata da questo progetto ha fatto sì che nascesse un secondo volume, Pepito Story 2, curato ancora una volta con passione dalla maestra Marta, dagli alunni e dal marito, che ha finanziato la stampa di ben 200 copie. Anche in questa occasione le famiglie si sono attivate con entusiasmo: i genitori della scuola hanno deciso di fare una raccolta fondi autonoma, arrivando a una donazione complessiva di 2.100 euro, che sono stati nuovamente ripartiti alle tre associazioni sopracitate. Il contributo sarà consegnato simbolicamente durante lo spettacolo di fine anno scolastico.
«Ho spiegato ai miei alunni che non tutti sono fortunati come loro» aggiunge la docente. La scelta delle associazioni non è stata casuale: le donazioni al rifugio canino si spiegano da sé, ma anche quelle al centro per l’Alzheimer e all’ A.G.M.E.N sono un tributo ai progenitori di Pepito, che erano purtroppo malati. «Pepito, poi, è diventato la mascotte della classe: ogni giorno i bambini mi chiedono novità su di lui».
Il libro, curato editorialmente dalla maestra, è arricchito da disegni originali e dalla foto di copertina con Pepito insieme agli alunni. Non si tratta solo di un progetto didattico riuscito, ma anche di un bell’esempio di creatività e comunità.
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