L’APPELLO
Il Pd Provinciale sul futuro della Terapia Intensiva Cardiologica: «Continui ad operare su Gorizia - Monfalcone»

La segretaria provinciale Vito chiede «chiarezza e trasparenza sulla proposta organizzativa» alla Regione. Richiamate anche le attenzioni necessarie su anziani, medicina territoriale e medici di famiglia.
Non intaccare l’equilibrio territoriale dei servizi sanitari. Di questo ha parlato stamane, martedì 24 giugno, nella “baricentrica” Gradisca, il Pd Provinciale intervenendo su quella che considera «una situazione insostenibile su cui hanno espresso preoccupazioni cittadini, sindacati e professionisti». «Siamo fortemente preoccupati sulla direzione che vuole prendere la Regione – sono le parole della segretaria provinciale del Pd, Sara Vito – gli scioperi e le dichiarazioni sindacali di queste settimane sono stati chiari. Abbiamo anche rivolto un appello ai sindaci di Monfalcone e Gorizia per invitarli alla difesa del territorio che riversa in una situazione preoccupante. Manca chiarezza sulle prospettive di futuro che la Regione ha in materia di salute».
Tra le prime preoccupazioni del partito c’è l’invecchiamento della popolazione «che necessita di attenzioni particolari». «Serve una logica unitaria di sistema – continua Vito – non si può cedere ai dualismi. Gorizia e Monfalcone saranno forti insieme nel momento in cui avranno garanzie di crescita». Altro tema definito «provocatorio» e tanto caro ai dem è il futuro dell’Utic, l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica. Su questo punto, la segretaria Vito cita gli obiettivi da raggiungere entro il 31 dicembre prossimo secondo quanto previsto dal Piano Attuativo di Asugi 2025. Tra questi c’è proprio la riorganizzazione dei livelli di assistenza cardiologica, la garanzia delle degenze da mantenere sulle due sedi ospedaliere (4 posti letto ciascuna) mentre – rileva ancora una volta Vito - «non è stato ancora sciolto il nodo della destinazione dell’Utic».
Il Pd Provinciale si pone quindi a difesa della Cardiologia «esempio di qualità e professionalità» considerato anche l’alto volume di lavoro che affronta. Per i dem vanno in sostanza mantenute entrambe le strutture perché «oggettivamente, negli anni hanno dato delle garanzie».
Rinnovate ancora una volta le preoccupazioni su medicina territoriale, carenza dei medici di famiglia e sugli Asap «tollerabili sono in logiche di transizione». Vito ha pure annunciato che si sta lavorando alla presentazione di una mozione relativa al trasporto delle persone bisognose di servizi di assistenza.
«La linea da seguire è il Decreto Ministeriale 70 del 2015 – afferma chiaramente la segretaria dem – che prevede di operare compatibilmente alla situazione demografica del territorio permettendo di lavorare in autonomia. Perché mettere in discussione due presidi che lavorano bene per dare risposte importanti? La Regione operi in maniera trasparente e condivisa. Ci faccia conoscere i componenti del Comitato Tecnico che lavorerà su questa nuova proposta organizzativa e ci illustri quali sono i criteri individuati per attuarla. Riteniamo che la proposta vada diffusa, discussa e resa pubblica. Chiediamo si punti all’ascolto dei cittadini, delle rappresentanze sindacali e degli Enti del Terzo Settore».
All’incontro odierno hanno partecipato anche i consiglieri regionali Laura Fasiolo e Diego Moretti, la responsabile del Forum Salute Provinciale, Adriana Fasiolo, la segretaria del Circolo Pd di Turriaco, Anna Maria Ferfoglia, il consigliere comunale monfalconese Michela Percuzzi e Paolo Fogar del Gruppo Sanità e Sociale del Pd. Un appello «all’attenzione delle persone e dei loro bisogni» è arrivato dal consigliere Fasiolo la quale considera «impensabile che le due località restino sprovviste di un servizio che nel tempo ha sviluppato eccellenze, specializzazioni e che sa dare risposte straordinarie in situazioni di emergenza».
«Quanto rappresentato dalla segretaria Vito è la posizione del Pd Isontino che va da Gorizia – San Floriano a Monfalcone – Grado, tutto il resto fa parte di altre posizioni ed interpretazioni locali – sono le parole di Moretti – nei prossimi giorni depositeremo a Monfalcone una mozione proprio su questo tema da discutere in Consiglio Comunale. Per noi la trasparenza è fondamentale per capire come superare questa situazione».
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