Il Pd critica le scelte sulla sanità a Monfalcone, «Isontino indebolito»

Il Pd critica le scelte sulla sanità a Monfalcone, «Isontino indebolito»

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Il Pd critica le scelte sulla sanità a Monfalcone, «Isontino indebolito»

Di S.F. • Pubblicato il 25 Mag 2023
Copertina per Il Pd critica le scelte sulla sanità a Monfalcone, «Isontino indebolito»

Il consigliere Diego Moretti chiede garanzie su medici di famiglia, Sert, Crua e pronto soccorso. Preoccupano i buchi di bilancio.

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Le difficoltà della sanità isontina continuano ad essere al centro dell’azione politica. A parlarne è il capogruppo del Pd in Regione, Diego Moretti. “Nel corso del dibattito in consiglio regionale sul programma di governo di qualche giorno fa – spiega Moretti - il presidente Massimiliano Fedriga ha dichiarato che questa sarà la legislatura nella quale sarà applicata la riforma sanitaria del 2019. A distanza di quattro anni dall’avvio della nuova azienda giuliano isontina un primo bilancio si può sicuramente trarre, e non è positivo”. Per il dem, l’Isontino ne esce male e indebolito nei servizi al cittadino.

Nel caso della struttura amministrativa, accusa, ci si trova di fronte ad uno sbilanciamento totale sull’area giuliana. “In questi anni – spiega ancora Moretti - come Partito Democratico, abbiamo evidenziato non solo le criticità che la riforma ha portato sul territorio, ma abbiamo sempre formulato proposte concrete che mai la giunta regionale ha ritenuto di accogliere o portare avanti, dal ritorno all’Azienda Isontina autonoma al raddoppio dei medici di famiglia fino al tema dell’aumento della copertura del servizio di cure palliative sul territorio”.

Per quanto riguarda l’attività dei medici di base nella Bisiacaria, volendo citare un problema concreto che si verificherà, nelle prossime settimane i comuni di San Canzian d’Isonzo e San Pier d’Isonzo rimarranno senza professionisti operanti sui loro territori. Segnali preoccupanti giungono anche sul fronte del servizio tossicodipendenze regionale e sul distretto Alto Isontino. “Dopo aver segnalato con preoccupazione da due anni la vacanza di una guida del Sert e da diversi mesi quella distrettuale, rimangono inattuate le promesse della Regione rispetto al ruolo regionale del Centro Regionale Unico dell’Amianto sito al San Polo".

Al tempo stesso, "non diminuiscono affatto le preoccupazioni circa il futuro della Cardiologia di Gorizia e Monfalcone, le lunghe liste di attesa - nonostante le risorse investite nel privato - che rimangono ad un livello inaccettabile, costringendo così i cittadini a rivolgersi al privato non sempre convenzionato o a vere e proprie vie crucis disagevoli lungo il Friuli Venezia Giulia francamente difficili da digerire”.

Poi Moretti passa al tema del personale operante nelle aziende sanitarie vale a dire di infermieri e medici impiegati nei pronto soccorso. “Mi vengono segnalate la difficoltà a coprire i turni per le ostetriche del San Polo, così come l’assoluta mancanza di medici nutrizionisti nell’area isontina, nonché l’insufficiente impiego dei macchinari di diagnostica e su tutte ci sarebbe la risonanza magnetica di Monfalcone, costata con gli adeguamenti edili 2,5 milioni di euro ma in funzione solo poche ore alla settimana”.

L’esponente dem punta il dito sull’assestamento di bilancio di luglio, domandandosi quante saranno le risorse finanziarie che la Regione impegnerà sulla sanità per coprire i buchi di bilancio che le aziende sanitarie lamentano in questa prima parte del 2023. “Condivido l’appello di Mario Brancati a non considerare la sanità terreno di strumentalità politica: in consiglio regionale, come nel Pd, faremo sempre la nostra parte. Gradiremmo però, a fronte delle nostre proposte, essere ascoltati e non, come successo in molte occasioni, a volte derisi, a volte trattati come coloro che non sanno quello che dicono. Diversamente, continueremo a dire le cose che non vanno e a fare controproposte” così Moretti in chiusura.

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