Un pastore sardo in Friuli, la storia di Kiodo protagonista a Cormons

Un pastore sardo in Friuli, la storia di Kiodo protagonista a Cormons

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Un pastore sardo in Friuli, la storia di Kiodo protagonista a Cormons

Di Redazione • Pubblicato il 17 Ott 2021
Copertina per Un pastore sardo in Friuli, la storia di Kiodo protagonista a Cormons

Parte dal Teatro comunale il tour del film. La storia di un pastore trapiantato nelle montagne friulane.

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Partirà domani da Cormons il viaggio del film di Christian Canderan, "Il profumo del mirto", nelle sale del Friuli Venezia Giulia. Al centro dell'opera, la storia di Francesco Mattu, per gli amici “Kiodo”, che ha portato la Sardegna nella Val Tramontina, dove risiede da oltre un decennio e ha trapiantato un gregge di pecore sarde da cui produce pecorino, e ricotta. Classe 1976, dopo l’infanzia vissuta a Ovodda, nel centro della Barbagia, Kiodo si è trasferito a Olbia, e nel 2007 ha deciso di replicare la scelta di un suo amico, un pastore sardo trasferitosi da tempo nelle montagne friulane.

Prodotto da Karel film, il film si presenterà lunedì sera alle 21 al Teatro comunale di Cormons. Attese repliche mercoledì 20 al Teatro Miotto di Spilimbergo, giovedì 21 al Teatro Pasolini di Casarsa e venerdì 22 ottobre a Cervignano, Teatro Pasolini. Realizzato con la fotografia di Luca Melis e la colonna sonora d'eccezione firmata dal maestro compositore e cantautore sardo Piero Marras, la pellicola è prodotta in collaborazione con Sunfilms ed è uscito nelle sale il 17 settembre, nelle settimane successive in tutte le sale del Circuito cinema in Friuli Venezia Giulia e Sardegna.

Nel documentario, scorre una vita di emozionanti ricordi, che toccano l'essenzialità della vita di Francesco e della sua gioventù in Sardegna, dove ogni piccola cosa che lo circondava aveva un immenso valore. È un'opera che focalizza sulla storia, la cultura, i costumi, i paesaggi, la musica e ovviamente la tradizione agroalimentare e i sapori della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, come sottolinea l’autore Christian Canderan, per evidenziare il forte legame che unisce da sempre queste due regioni e le loro genti, seppur molto lontane fra loro. Traspare l'ironia del popolo sardo, che in vari momenti del film si intreccia a quella friulana.

Set privilegiato per le riprese è stata la Val Tramontina, con l’ovile di Kiodo: la sua quotidianità è stata ripresa in vari momenti dell’anno. Scorci stupendi della valle si rincorrono nelle riprese dei suoi viaggi in motocicletta con un accattivante passaggio anche alle pozze smeraldine. Altre cartoline che compongono questo particolare mosaico sono la laguna di Marano e i suoi splendidi casoni per una scena in barca, un passaggio a Maniago e Spilimbergo in qualche negozio tipico, e una grotta di una valle limitrofa dove si stagionano formaggi tipici.

La Sardegna, e in particolar modo la Barbagia, fanno scoprire invece un territorio e una cultura non molto conosciuti con momenti estremamente onirici, fra Domus de Janas, nuraghi, querce secolari e scorci veramente da favola. Nel cast oltre a molti volti sardi conosciuti, incuriosiscono le partecipazioni straordinarie di “Catine” Caterina Tomasulo (da anni ormai volto della comicità friulana) e Paolo Massaria (attore triestino di fiction e produzioni internazionali).

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