La Pasqua ortodossa unisce il confine, centinaia di candele accese a Gorizia

La Pasqua ortodossa unisce il confine, centinaia di candele accese a Gorizia

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La Pasqua ortodossa unisce il confine, centinaia di candele accese a Gorizia

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 06 Mag 2024
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Nella piccola chiesa di Sant’Antonio si sono ritrovati, nel corso delle quattro giornate, centinaia di fedeli da tutto il Goriziano transfrontaliero.

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Si è celebrata anche a Gorizia e a Nova Gorica, ieri, la Pasqua del rito cristiano ortodosso. Celebrazioni che hanno visto come punti di riferimento, tra il Giovedì Santo e domenica, piazza sant’Antonio per la comunità della Macedonia del Nord, e Kromberk per quella che fa capo alla Chiesa ortodossa serba.

Nella piccola chiesa di Sant’Antonio – messa a disposizione degli ortodossi dall’Arcidiocesi di Gorizia – si sono ritrovati, nel corso delle quattro giornate, centinaia di fedeli provenienti da tutto il Goriziano transfrontaliero e non solo. Diverse, infatti, sono state le famiglie provenienti da Postumia, Cividale, Udine, Tricesimo e Gemona del Friuli.

Il momento più significativo della festività si è svolto verso la mezzanotte di sabato, quando ha celebrato la messa il pope ospite Atanas Parmachki, giunto per l’occasione nel capoluogo isontino dalla città macedone di Kočani. Come l’anno scorso, durante la funzione religiosa era presente anche don Nicola Ban, parroco del Duomo di Gorizia, che ha colto l’occasione per porgere i propri auguri, in pieno spirito di fratellanza interconfessionale.

Al termine della messa i fedeli si sono poi fronteggiati nel cosiddetto “combattimento delle uova”. Un’usanza secondo cui ogni partecipante sceglie un uovo tra quelle colorate durante il Giovedì Santo, per farne scontrare l’estremità con quella dell’avversario. Da ogni duello esce vincitore quello il cui uovo e rimasto integro. Le uova, come nella tradizione cattolica, rappresentano il miracolo della Resurrezione di Gesù Cristo.

Oltreconfine, nella chiesa della Santissima Trinità di Kromberk, la cerimonia più importante – quella per l’annuncio della Resurrezione – si è svolta alle 5 del mattino di domenica. All’alba, il pope della comunità serbo-ortodossa Miroslav Ćirković ha celebrato la messa al termine di una piccola processione. Nella Goriška, la comunità di fedeli che segue questo rito è storicamente più radicata e più numerosa, rispetto a quella macedone.

Foto Unità pastorale "Porta Aperta" Gorizia

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