IL DOCUMENTO
Parte da Monfalcone la proposta sul rafforzamento delle pene per i reati ostativi

L’europarlamentare Anna Cisint ha consegnato al sottosegretario Molteni il disegno di revisione della legge su immigrazione, sicurezza e permessi di soggiorno.
Parte dall’analisi delle criticità del territorio la proposta di legge che l’europarlamentare monfalconese Anna Maria Cisint promuove per favorire l’attivazione di nuovi interventi nazionali in materia di immigrazione, sicurezza e permessi di soggiorno. Nello specifico, le modifiche suggerite riguardano i decreti legislativi 251 del 2007 e 286 del 1998. Il disegno di revisione promosso da Cisint prende in considerazione il Diritto Europeo e i principi giurisprudenziali della Corte di Giustizia Europea. Il documento di 16 pagine è stato consegnato ieri sera al sottosegretario Nicola Molteni ricevuto in municipio a Monfalcone.
«Ho consegnato a Molteni una mia proposta di modifica normativa volta all’introduzione di nuovi reati ostativi al rilascio del permesso di soggiorno, nonché allo status di rifugiato e di protezione sussidiaria – sono le parole di Cisint - con tale modifica, proponiamo l’inserimento di reati quali percosse, lesioni personali, rissa, violenza privata, stalking, danneggiamento di beni pubblici e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di reati odiosi, che generano violenza e insicurezza nelle nostre città, da Trieste a Mestre a Milano, e che rivelano una chiara pericolosità sociale dell’extracomunitario, il quale, stante la nostra proposta, non dovrebbe poter rimanere in Italia già a seguito di una condanna in primo grado».
In merito all’articolo 12 del decreto legislativo 251 del 2007, la proposta di modifica cisintiana sul non riconoscimento dello status di rifugiato – quindi l’esclusione della protezione internazionale - riguarda lo straniero che «costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, essendo stato condannato anche con sentenza definitiva, compresa quella adottata a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale». «I fatti di cronaca ci impongono, adesso, un nuovo giro di vite, in linea con quanto già fatto dal Ministro Salvini nel 2018 con i decreti sicurezza, sull’ottenimento dei permessi di soggiorno, inclusi quelli per protezione internazionale e sussidiaria, da parte degli extracomunitari che delinquono nelle nostre strade» aggiunge l’europarlamentare.
Passando quindi all’articolo 16, in merito alle motivazioni legate all’esclusione della protezione sussidiaria, la proposta di modifica sull’esclusione dell’attestazione di tale stato riguarda il fatto che «costituisca un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, essendo stato condannato anche con sentenza non definitiva, compresa quella adottata a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale». «La proposta sottolinea inoltre la necessità di una piena applicazione da parte dei giudici del concetto di “reato ostativo” e della sua automatica preclusione al rilascio del titolo di soggiorno. Un principio troppo spesso svilito dalla giurisprudenza e che ora va ripristinato nell’interesse prevalente della sicurezza e dell’ordine pubblico» conclude Cisint.
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