Le proposte
Parte l'èStoria Film Festival: Line Langebek Knudse premiata per aver mescolato il film storico con l'horror

La mattinata del 27 maggio sarà dedicata alle scuole mentre al pomeriggio spazio alle proiezioni tra internazionale e locale.
Prosegue la V edizione di èStoria Film Festival: domani è in programma alle 9.30 al Kinemax di Gorizia la proiezione per le scuole di Paddington (2014), diretto da Paul King e ispirato alle avventure dell’orso protagonista dei libri per l’infanzia firmati da Michael Bond che ha conquistato i bambini di tutto il mondo. Arrivato dal “misterioso Perù”, l’orsetto selvatico che prende il nome dalla stazione di Londra nella quale arriva solo e spaesato, dovrà fare i conti con una grande città, splendida ma dura, nella quale ci metterà un po’ per sentirsi a casa. Introdurrà l'incontro con un commento Riccardo Costantini.
Alle 17 sarà proiettato Parigi che dorme (1925), fantasiosa opera di René Clair; la Parigi del 1923 viene addormentata dalla potente macchina di uno scienziato pazzo, e solo pochi abitanti, non colpiti dai raggi dello strumento, sono desti per godersi uno spettacolo surreale ed inaspettato. Film celeberrimo del regista, è a pieno titolo tra le pellicole del primissimo genere fantascientifico, ma anche un modo diverso per vedere Parigi. Introdurrà e commenterà Paolo D’Andrea.
Alle 20 sarà la volta del documentario La conquista del Monte Sabotino (2024); lo storico Marco Cimmino conduce gli spettatori in un percorso che, dall’Ossario di Oslavia in territorio italiano alla cima del Sabotino in Slovenia, ricostruisce i nodi e i luoghi di una battaglia epica della Grande Guerra che sovvertì le tattiche di combattimento allora in uso per consegnare all’esercito italiano una vittoria storica. Regia di Giampaolo Penco.
Infine, a seguire, la proiezione di The girl with the needle (2024) e la consegna del premio èStoria Film Festival 2025 alla sceneggiatrice Line Langebek Knudse (in foto), «Per avere reinterpretato i canoni del film storico e averli mescolati con l’horror».
Nel film pluripremiato ciò che può apparire mera cornice – una Copenaghen lugubramente fredda e cupa all’indomani della fine della Grande guerra – è in realtà sostanza, perché rispecchia il gelo di una scelta umana che supera i limiti di qualsiasi comprensione. Il film è riprodotto in lingua originale, con sottotitoli in italiano Introduzione e commento di Line Langebek Knudsen con Paolo Lughi.
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