‘Parole di Scienza’, ecco il progetto di divulgazione portato nelle scuole di Gorizia

‘Parole di Scienza’, ecco il progetto di divulgazione portato nelle scuole di Gorizia

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‘Parole di Scienza’, ecco il progetto di divulgazione portato nelle scuole di Gorizia

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 19 Mar 2025
Copertina per ‘Parole di Scienza’, ecco il progetto di divulgazione portato nelle scuole di Gorizia

La videointervista realizzata dai ragazzi del D’Annunzio alla ricercatrice della Sissa Francesca Menescardi.

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«Ciak, si gira!». È la lezione che si è svolta nella mattinata di martedì presso il laboratorio di Fisica del “D’Annunzio” di Gorizia, per imparare come si realizza una videointervista e ottenere un prodotto multimediale. Al percorso “Parole di Scienza” - finanziato da AttivaScuola e dal Fondo sociale europeo - sta partecipando una classe dell’istituto “D’Annunzio” di Gorizia, guidata dalla giornalista Federica Sgorbissa insieme a Francesco Calogiuri e all’insegnante Giulia Fonda. «I ragazzi vengono formati sul come condurre un’intervista nell’ambito del giornalismo scientifico» spiega il referente per Sissa Medialab Calogiuri. Si tratta di tre incontri di un paio d’ore effettuati in ciascuna scuola aderente, il secondo dei quali si svolge anche alla presenza di un ricercatore o una ricercatrice della Sissa di Trieste. «Gli argomenti possono spaziare dai sistemi di ricerca agli aspetti più “umani” della vita dei ricercatori – prosegue – fino alle disparità di genere nel mondo della Scienza». Un ampio ventaglio di tematiche che consentono ai ragazzi di mettersi alla prova con le materie STEAM, coniugando tecnologie all’avanguardia e programmi di editing con la passione per l’ambito scientifico.

«L’azione è promossa dall’Ufficio di orientamento della Regione – precisa Sgorbissa – per approfondire competenze di comunicazione digitale ponendo l’accento su tematiche riguardanti anche la parità di genere e il lavoro delle ricercatrici». Una progettualità declinata al femminile con l’obiettivo di guardare oltre gli stereotipi associati alle discipline scientifiche, favorendo lo sviluppo di competenze nell’ambito della comunicazione e del lavoro di gruppo. In regione sono otto gli istituti secondari coinvolti, per un percorso che culminerà in un evento in plenaria al quale presenzieranno tutte le scuole che hanno avuto parte attiva.

«Il progetto si rivolge specificamente alle carriere scientifiche – rimarca la giornalista - per questo ci affianca la Sissa, un’università che offre percorsi di dottorato». Il ruolo ricoperto dai referenti consiste nel creare le premesse per un incontro fra allievi e ricercatori, che saranno intervistati proprio dai ragazzi. «Insegniamo agli studenti a realizzare una videointervista – prosegue – ma anche a montarla e a caricarla su piattaforma. Il prodotto finale sarà un lavoro multimediale che li aiuti sia a conoscere il mondo della ricerca in maniera diretta, in questo caso intervistando una ricercatrice, sia a imparare a sviluppare competenze in ambito giornalistico». Fra le scelte a disposizione delle otto classi, anche la possibilità di realizzare di un podcast o il tradizionale articolo da carta stampata. «Obiettivo di questi laboratori è l’orientamento dei ragazzi», sottolinea la referente del Centro Orientamento Regionale Valentina Smotlak, presente per monitorare lo svolgimento delle attività.

«Sotto questo grande ombrello è stato poi sviluppato anche questo piano di AttivaScuola – aggiunge - all’interno del quale sono presenti tantissime offerte rivolte dalle elementari alle superiori, che prevedono momenti formativi anche per docenti e genitori. Solitamente collaboriamo con le scuole e con gli enti, infatti a questo programma prende parte lo stesso Ial, la cui referente territoriale è la dottoressa Lara Mrak».

A conclusione dei diversi percorsi vengono somministrati questionari che forniscano agli organizzatori un feedback sulle attività proposte. Presente all’incontro del 18 marzo la ricercatrice Francesca Menescardi, laureata in Chimica a Milano e ricercatrice indipendente della Sissa di Trieste, alla quale i liceali hanno posto le domande ottenendo una decina di minuti di filmato. «Al momento mi occupo della Fisica dei materiali – racconta Menescardi - e sto studiando i meccanismi di trasformazione dei minerali all’interno del mantello della Terra. In particolare, studio l’ossido di calcio, la così detta “calce comune”, che è uno dei componenti principali del mantello terrestre. Scoprire come questi cristalli e minerali interagiscano fra loro può aiutarci, alla lunga, a comprendere come funziona la Terra ed eventualmente prevedere terremoti o eruzioni vulcaniche». L’intervista, della durata complessiva di quattro o cinque minuti, verrà montata dal gruppo di studenti con la collaborazione dei referenti Sissa, che nel mese di maggio incontreranno nuovamente i ragazzi valutando il prodotto finito. Un’opportunità di crescita professionale e un’occasione di stimolo che accompagni con la stessa passione anche la carriera universitaria. 


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