Un parco archeologico nascosto tra i vigneti, la nuova idea per salvare l'Obiz di Cervignano

Un parco archeologico nascosto tra i vigneti, la nuova idea per salvare l'Obiz di Cervignano

la proposta alla sovrintendenza

Un parco archeologico nascosto tra i vigneti, la nuova idea per salvare l'Obiz di Cervignano

Di Redazione • Pubblicato il 13 Feb 2021
Copertina per Un parco archeologico nascosto tra i vigneti, la nuova idea per salvare l'Obiz di Cervignano

Il comitato rivendica le potenzialità culturali dell'area, per creare un percorso in sinergia con Aquileia.

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Un parco archeologico laddove dovrebbe passare la nuova strada di collegamento tra Cervignano del Friuli e Grado. È l'idea nata dal Comitato Obiz per difendere l'ominomo borgo, lambito ad est dal passaggio dell'antica strada che portava da Aquileia a Forum Julii e pienamente attraversato dalla Julia Augusta, che in epoca romana permetteva di raggiungere il Noricum, l'attuale Austria. N'è sicuro Roberto Zorzenon, laureato in Conservazione e valorizzazione dei beni culturali, inserito nell’Elenco regionale degli esperti in campo culturale della Regione e promotore del Comitato.

"La peculiarità della zona - spiega - consiste nel fatto che l’intero tracciato della Julia Augusta compreso in quest’area, circa 700 metri, è pressoché intatto". Non esiste, infatti, "alcuna infrastruttura o opera viabilistica ad insistere sul suo percorso, cosa che invece avviene con la strada regionale 352 su tutto il restante tratto”. Come spiegato dallo stesso comitato, le indagini archeologiche condotte nei decenni hanno interessato solo marginalmente l’area, nella parte più a nord nei pressi di via Pradati. “Questa antica strada - continua Zorzenon -, a differenza di quelle urbane fatte di basoli, era glareata, ovvero un battuto di ghiaia e ciottoli".

"Il tratto in questione non è mai stato oggetto di accurata indagine sul campo. Senza possibilità di smentita, si può tranquillamente affermare che il tratto di Julia Augusta che percorre l’Obiz è l’unico tratto entro il terzo miglio dal Foro Romano di Aquileia che può esser riportato alla luce e valorizzato”. Lungo i principali assi viari si trovavano importanti monumenti funebri, tra cui il grande mausoleo di Candia, oggi situato nel centro di Aquileia, che è stato rinvenuto lungo un’altra importante strada romana, la via Gemina. “Questa è una delle tante motivazioni che ci spinge a tentare di salvare quest’area" sottolinea l'esperto.

"Aquileia - chiosa Zorzenon - nel suo ambizioso progetto di parco archeologico non può privarsi di questa importante opportunità: valorizzare l’unico tratto ancora intatto della sua principale arteria di epoca romana, con la relativa necropoli che si sviluppava lungo la stessa. L’unica necropoli oggi visitabile è il cosiddetto Sepolcreto, dove sono stati ricostruiti cinque recinti funebri e la cui estensione complessiva è inferiore ai 50 metri. Qui di metri da scoprire e valorizzare ce ne sono addirittura 700. Sarebbe un percorso archeologico unico nel suo genere che si svilupperebbe tra i vigneti, immerso nel verde della campagna friulana”. La proposta giungerà a breve anche sul tavolo della Sovrintendenza.


Nella foto: l'inedita veduta aerea dell'Obiz con il tracciato della Julia Augusta, rielaborata in base agli studi di Rossetti (Comitato Obiz)

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