Paragone lancia De Marco a Gorizia, «dobbiamo uscire dall'Europa»

Paragone lancia De Marco a Gorizia, «dobbiamo uscire dall'Europa»

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Paragone lancia De Marco a Gorizia, «dobbiamo uscire dall'Europa»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 01 Giu 2022
Copertina per Paragone lancia De Marco a Gorizia, «dobbiamo uscire dall'Europa»

Il senatore contro Bruxelles e Draghi, sui referendum «non andrò a votare».

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L’attacco di Gianluigi Paragone è contro l’Europa e Draghi: “Siamo l’unico partito che sta facendo veramente opposizione a questo governo”. Il senatore ex Movimento 5 stelle, oggi leader di Italexit, è arrivato ieri a Gorizia per sostenere la campagna elettorale di Mario de Marco. All’agriturismo Ronco dei Masi, una cinquantina di sostenitori si sono radunati per ascoltare l’ex giornalista di La7, tra gli oppositori della prima ora contro le misure anti-Covid a partire dalle mascherine. Contrarietà confermata ieri pomeriggio, insieme a quella per il progetto comunitario e il libero mercato.

“Il mondo che doveva essere svenduto - ha commentato il parlamentare - è stato maltrattato prima sulla stampa. Come nel caso dei balneari, definiti ‘usurpatori dello spazio pubblico’. Io non ne ho visti molti girare in Ferrari, sono gli stessi attacchi che vennero fatti contro gli artigiani”. Modus operandi, questo secondo Paragone, utilizzato anche nei confronti della sanità: “Le liberalizzazioni sono iniziate quando Draghi era funzionario al ministero del Tesoro. Non se ne andrà così facilmente”. Il dito è stato puntato costantemente verso l’esecutivo e i “potenti della Terra”, come quelli riunitisi a Davos.

“Hanno costruito una modernità che è un moderno feudalesimo - l’attacco - e molti sono anche contenti di vivere in questa situazione”. In questo senso, “Italexit vuole essere un sassolino nell’ingranaggio. Non siamo complottasti ma stiamo facendo girare il cervello”. Come si evince dal nome, l’obiettivo della formazione è l’uscita della Penisola da l’Unione europea: “Non ci conviene starci, il nostro tessuto imprenditoriale non ha nulla a che vedere con i trattati europei”. Una posizione senza compromessi, da declinare però anche sul locale, con i rapporti tra Gorizia e Nova Gorica che nel 2025 deterranno il titolo assegnato dalla Commissione.

Il discorso dell’ospite ha guardato però più ai temi nazionali, attaccando anche il Pnrr: “Sono soldi a debito che ci vengono dati facendo quello che vogliono loro. Quale ripartenza, se questa massacra le nostre micro-imprese”. Per Paragone, “siamo la forza con il programma più preciso, abbiamo una visione complessiva. Non ho paura del sovranismo ma di chi usa questi termini e non sa concretizzarli”. Diverse le domande dal pubblico, anche sui referendum attesi il 12 giugno: “La giustizia non si fa così, vorrei vedere la politica in magistratura verso chi è stato escluso per il vaccino. Non andrò a votare, non si raggiungerà il quorum”.

Sul fronte elettorale, a sostegno di De Marco si è espresso anche il coordinatore regionale Antonio Iracà: “Lui ha pranzato in un parcheggio contro l’obbligo di green pass nella mensa della caserma. Qui a Gorizia ci sono anche altre liste contro il green pass, ma la candidata ha presentato un libro in una sala in cui si chiedeva la certificazione”. Il riferimento è a Serenella Ferrari, che nei giorni scorsi ha tenuto un incontro per parlare della sua ultima opera letteraria. Il candidato punta quindi a “rappresentare non solo i nostri elettori di Italexit, ma tutti coloro che hanno subito discriminazioni”.

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