l'inaugurazione
La pandemia non ferma la Cantina produttori, bilancio in crescita a Cormons

Riconoscimento dall'Associazione italiana sommelier. Inaugurato il nuovo impianto di bottigliamento.
Buone notizie per la Cantina produttori Cormòns, che ha ottenuto il massimo riconoscimento da "Vitae" 2022, la guida ai vini dell’Associazione italiana sommelier. Le “4 viti” sono andate al Pinot bianco Doc Collio 2020, vino che coniuga freschezza e complessità, morbido e delicato. "Un grande risultato, molto importante per la Cantina, un segnale che ci fa entrare nell’olimpo delle aziende regionali e nazionali per la qualità dei nostri vini - ha dichiarato il direttore generale Alessandro Dal Zovo -, con una varietà in questo momento oggetto di promozione e valorizzazione per le particolari caratteristiche che ha nel Collio".
Il weisser Burgunder o Pinot blanc fu così descritto al IV Congresso enologico del 1891 a Gorizia: “Sul Collio esso si dimostrò anche nelle marne argillose, dette opoca, adattissimo e ferace (…) nei dintorni di Cormons si riconobbero i pregi di questo vitigno”. Al premio si aggiungono altri risultati, a partire dal bilancio chiuso il 30 giugno approvato all’unanimità dai soci, due domeniche fa, con un fatturato che registra una crescita in un anno di pandemia, ed una tendenza positiva del primo trimestre del nuovo bilancio, che sfiora il 15%.
"Una soddisfazione rafforzata anche dall’ottimo raccolto - dichiara il presidente Filippo Bregant -, una grande annata favorita dalle condizioni climatiche ed atmosferiche, con una produzione maggiore del 10% e un’altissima qualità. Possiamo definirla una vendemmia tardiva, con il mese di settembre soleggiato, che ha condotto alla perfetta maturazione le uve". Bei segnali giungono anche dal mercato estero, con vendite in ripresa negli ultimi mesi grazie all’acquisizione di nuovi importatori. La stessa domenica, a conclusione dell’assemblea, è stato inaugurato il nuovo impianto di imbottigliamento.
"Un altro passo storico per essere sempre più efficienti e al passo con i tempi". Dopo l’intervento del presidente Bregant e del sindaco Roberto Felcaro, presente il consigliere regionale Diego Bernardis, il direttore generale Dal Zovo ha illustrato le caratteristiche tecniche dell’impianto, "costituito da un monoblocco isobarico con riempimento a camera sterile, che lavora 4.500 bottiglie all’ora, se si tratta di vini fermi, e 2.500 bottiglie all’ora, nel caso di spumanti. A fine linea è stato inserito un pallettizzatore automatico. L’investimento è stato di 1 milione di euro circa, supportato da un contributo del Psr, che rende più efficiente l’azienda e migliora la qualità del lavoro dei nostri collaboratori".
Quindi, monsignor Mauro Belletti, che affianca i sacerdoti nel servizio pastorale a Cormons, Borgnano, Brazzano e Dolegna del Collio, ha benedetto il macchinario. "Un valore aggiunto in cantina - ha concluso il direttore -, cui precede un importante lavoro in vigneto, con l’attenta selezione delle uve, effettuata con la supervisione del nuovo consulente Alessandro Zanutta".
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