Palumbo rassicura il comitato su Pecol dei Lupi a Cormons, le sfide per chiudere la discarica

Palumbo rassicura il comitato su Pecol dei Lupi a Cormons, le sfide per chiudere la discarica

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Palumbo rassicura il comitato su Pecol dei Lupi a Cormons, le sfide per chiudere la discarica

Di Redazione • Pubblicato il 29 Apr 2021
Copertina per Palumbo rassicura il comitato su Pecol dei Lupi a Cormons, le sfide per chiudere la discarica

Cittadini a confronto con il commissario, che assicura: saranno garantiti gli stipendi ai dipendenti di Isa. I dossier sul tavolo.

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Non si spegne l’attenzione sulla situazione della discarica di Cormons. Ieri, infatti, il comitato “No riapertura discarica di Pecol” ha incontrato il commissario Luigi Palumbo, incaricato dalla magistratura per la sua dismissione. Fin da subito, questo “ha sottolineato - riporta il gruppo in una nota - che metterà a disposizione la sua professionalità per risolvere una situazione che si sta trascinando da troppi anni e che ha intenzione di condividere le scelte con tutte le parti in causa. Perciò, è rimasto sorpreso delle preoccupazioni esternate da vari esponenti politici locali. Ha dichiarato, infatti, che sbloccherà una parte dei conti per pagare i dipendenti”.

Tutto ciò "a fronte di alcune garanzie certe e inequivocabili da parte di Isontina ambiente, e che al momento servono con urgenza dei fondi per la messa in sicurezza della discarica. Ovvero per il prosciugamento del laghetto che si è formato nell’avvallamento del lotto 2 e per la copertura definitiva del lotto zero”. Il comitato ha quindi voluto ribadire la propria contrarietà al conferimento di rifiuto secco residuo, “visti l’elevata componente organica di questo e la non conformità dello strato di impermeabilizzazione. Si tratta delle stesse criticità emerse nel procedimento amministrativo concluso nel dicembre scorso con la sostanziale bocciatura da parte del servizio VIA della Regione”.

Riguardo le varie ipotesi di chiusura, “il commissario e i suoi collaboratori non possono sbilanciarsi - confermano dal comitato -, in quanto è necessario effettuare prima tutta una serie di analisi e di valutazioni, però hanno fatto notare che esistono tipologie di rifiuti (come ad esempio i rifiuti vegetali compostati e il terriccio) che non producono percolato e cattivi odori, le quali potrebbero essere conferite senza mettere a rischio la falda, e che non c’è nulla che escluda per ora la movimentazione della collina Brandolin”. Dal canto loro, i cittadini si sono detti “fiduciosi che il commissario Palumbo e i suoi collaboratori troveranno la miglior soluzione”.

L’obiettivo, infatti, rimane “una chiusura rapida e sicura della discarica. Fin dall’inizio abbiamo chiesto che a decidere sul destino di Pecol fossero chiamate delle figure professionali indipendenti. Noi stessi, prima di esternare dichiarazioni, abbiamo sempre preferito documentarci in maniera minuziosa. Perciò non comprendiamo chi sostiene l’ineluttabilità della collina Brandolin, senza alcuna base scientifica o giuridica, o chi si precipita ad annunciare lo stanziamento di fondi per il pagamento dei dipendenti senza prima aver sentito le intenzioni del commissario”. Palumbo era stato chiamato nel 2017 come commissario del sito di Malagrotta, a Roma, per scongiurare l’emergenza rifiuti.

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