Palestra di Capriva ormai completata, parte ora la tinteggiatura esterna

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Palestra di Capriva ormai completata, parte ora la tinteggiatura esterna

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 05 Gen 2024
Copertina per Palestra di Capriva ormai completata, parte ora la tinteggiatura esterna

Ormai conclusi i lavori di riqualificazione, manca la tinteggiatura esterna che partirà dopo l'Epifania. Sergon: «Lavori costati 450mila euro».

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È funzionante ormai da settembre, anche se non c’è stata alcuna cerimonia d’inaugurazione. In realtà, l’obiettivo del Comune di Capriva è ultimare anche la ritinteggiatura esterna e l’installazione del nuovo arredo, prima di tagliare finalmente il tanto atteso nastro. Perché quella del plesso di via Atleti Azzurri d’Italia è stata una storia lunga e complicata, partita un mese prima dell'avvio della pandemia. “Finalmente abbiamo una palestra comunale completamente rinnovata” commenta il sindaco Daniele Sergon.

Soprattutto, rimarca, “sulla quale per i prossimi decenni non si dovrà più intervenire in maniera straordinaria”. L’ultimo passaggio è atteso dall’8 gennaio, quando inizieranno i lavori esterni per qualche giorno, ma il primo cittadino assicura che non ciò non impedirà l’utilizzo degli spazi interni, rinnovati. Ricorda quindi quanto fatti: “Lavori di adeguamento e messa a norma completa (sportiva/scolastica) degli spogliatoi, la messa a norma dell'intero edificio per la normativa antincendio e la capienza certificata dai vigili del fuoco per 200 persone”.

Prima erano solo 99, ricordando anche l’efficientamento energetico, il rifacimento del pavimento da gioco, la creazione di uno spazio magazzino capiente. “L’opera - aggiunge - è costata esattamente il finanziamento regionale/ex provinciale che era stato stanziato e abbiamo investito la somma comunale ‘salvata’ (che avrebbe compensato i rincari, ndr) per acquistare gli arredi interni, la sistemazione del giardino esterno laterale (da deposito diventerà giardino) e soprattutto la tinteggiatura esterna dell’intero immobile” in partenza proprio dopo l’Epifania.

Sergon ribatte che l’amministrazione ha speso 450mila euro, così come preventivato all’inizio, tenendo anche fermo il cantiere quando i prezzi erano schizzati alle stelle. “Questo periodo di attesa però, per chi fa amministrazione pubblica, è purtroppo diventato ‘routine’ e anzi, adesso che si è concluso diciamo che, in molte altre occasioni, queste situazioni finiscono in altre assolutamente più complicate, come fallimenti delle imprese a metà dei lavori e procedimenti giudiziari per contenziosi”. Entrambe situazioni “che abbiamo rischiato”.

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