L'Organaria Isontina inaugura il secondo organo in Puglia, in arrivo un terzo strumento nel 2022

L'Organaria Isontina inaugura il secondo organo in Puglia, in arrivo un terzo strumento nel 2022

Da Fiumicello - Villa Vicentina

L'Organaria Isontina inaugura il secondo organo in Puglia, in arrivo un terzo strumento nel 2022

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 16 Gen 2021
Copertina per L'Organaria Isontina inaugura il secondo organo in Puglia, in arrivo un terzo strumento nel 2022

Concluso in questi giorni il secondo strumento che l'Organaria Isontina ha realizzato nella città di Mesagne, in Puglia. Scongiurato l'acquisto di un elettrofono.

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L’esperienza e la storia dell’organaria Goriziana sbarcano nuovamente in Puglia. In questi giorni, infatti, l'Organaria Isontina dell’organaro Gianluigi Maras con sede a Fiumicello Villa Vicentina ha concluso il montaggio del secondo organo nella stessa zona, a Mesagne, in provincia di Brindisi. Nella cittadina pugliese la parrocchia Mater Domini aveva infatti un budget per la costruzione di uno strumento: “l’idea loro era di acquistare un elettrofono e di porre solo delle finte canne di facciata – spiega Maras – mentre ora possiedono uno strumento a due tastiere”. Maras tornerà in Puglia a giugno per l'accordatura finale dello strumento.

Un lavoro che ha impegnato la ditta nella costruzione di 13 registri totali a trasmissione elettrica secondo la seguente disposizione fonica:
Grand'Organo
Principale 8'
Flauto 8'
Ottava 4'
Duodecima 2.2/3'
Decimaquinta 2'
Ripieno 2 file
Positivo
Bordone 8'
Flauto a camino 4'
Flauto a cuspide 2'
Flauto in quinta 1.1/3'
Sesquialtera 2 file
Pedale
Subbasso 16'
Bordone 8'
Principale 4'
Unioni II/I, I/P, II/P 



Un altro strumento è già in previsione nella stessa cittadina: “lavoreremo tra l’estate e l’autunno per consegnare nel 2022 un organo alla locale chiesa dei Carmelitani che festeggiano i cinquecento anni di presenza in città”, spiega ancora Maras. Nonostante il periodo Covid non abbia favorito le attività commerciali, gli undici anni della ditta proseguono con ulteriori soddisfazioni. “Anche la nostra zona può dire di proseguire nell’antica tradizione organaria, dai maestri d’oltralpe del Settecento fino a quelli sloveni del Novecento”, conclude Maras. 

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