le serate
Opere di frontiera a Nova Gorica e Gorizia, due concerti con Piccolo festival

Doppio appuntamento con la musica e l'atteso debutto della GO! Borderless Opera Lab, musiche di due giovani artisti: Sara Caneva e Juraj Marko Žerovnik.
Il confine e la contemporaneità: alla vigilia della Capitale europea della Cultura 2025, l’associazione Piccolo Opera Festival propone un doppio evento musicale (uno a Nova Gorica e uno a Gorizia) che invita a riflettere su quanto sia importante che ogni diversità, ogni barriera, ogni filtro diventi risorsa e spunto di condivisione. Domenica 24 marzo, alle 19.30 al Teatro nazionale di Nova Gorica, e mercoledì 27 marzo, alle 20.30 al Kulturni center Lojze Bratuž di Gorizia, sono attese due serate che proporranno tre atti unici contemporanei, due dei quali appositamente composti per il Piccolo Opera Festival ed eseguiti in prima assoluta.
Il primo atto “Ko Sem Še” (“Quando ero ancora”) – composto nel 2023 da Bojana Šaljić Podešva in collaborazione con Ingrid Mačus, su libretto di Saška Rakef – va in scena il 24 marzo alle 19.30 a Nova Gorica e racconta come il distacco da un proprio caro possa distorcere la percezione della realtà fino a portare alla malattia: ma il disagio mentale è davvero una patologia? O, piuttosto, è un modo diverso di ritrovare un affetto che non c’è più in una dimensione diversa, nel tempo e nello spazio, attraverso l’arte e la musica? “Ko Sem Še” è prodotto dal Teatro sloveno di musica da camera di Lubiana (Slovensko Komorno Glasbeno Gledalisče).
A seguire, il 27 marzo alle 20.30 al Bratuž di Gorizia, l’atteso debutto della GO! Borderless Opera Lab, dittico operistico commissionato dal Festival a due artisti under 35: per l’Italia Sara Caneva (classe 1991, attualmente ricercatrice presso l’Università di Birmingham, nella foto) e per la Slovenia Juraj Marko Žerovnik (classe 1993, oggi Master presso l’Accademia di Musica di Lubiana). I due atti unici sono frutto di una residenza dei compositori nel territorio di Gorizia e Nova Gorica, alla ricerca della storia, dell’identità del tessuto sociale e culturale delle città.
Sara Caneva, nel suo “Radice, posizione, distanza” porta simbolicamente in scena le suggestioni raccolte dall’autrice nei luoghi significativi della storia di Gorizia: il confine, il fiume Isonzo e l’ex ospedale psichiatrico diretto da Franco Basaglia. L’opera raffigura una sessione di psicoterapia che vede protagonisti una donna (simbolicamente Gorizia) e un dottore (Dr. Reka). Juraj Marko Žerovnik invece firma “Davanti alla legge”, titolo ispirato a Kafka e all’omonima parabola contenuta nel suo celebre romanzo “Il processo”. L’opera è costruita intorno alla metafora del confine, che prende forma nell’ossessionante “Casa della Legge”.
Ad accompagnare entrambe le opere è la GO! Borderless Orchestra, una compagine che unisce musicisti italiani e sloveni, sorta grazie alla collaborazione del Piccolo Opera Festival con una serie di realtà musicali e culturali transfrontaliere. L’operazione è resa possibile, in avvicinamento a GO! 2025, grazie al sostegno del Zavod GO! 2025, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia-Io sono FVG, dei Comuni di Gorizia e Nova Gorica e dell'European Festivals Fund for Emerging Artists.
Il tutto è in collaborazione con Imago Sloveniae, Slovensko Komorno Glasbeno Gledalisče, Teatro nazionale sloveno di Nova Gorica; Hrvatsko Društvo skladatelja; e Music Biennale Zagreb. La GO! Borderless Orchestra nasce dalla collaborazione di Kulturni center Lojze Bratuž, Centro sloveno per l’educazione musicale Emil Komel, Glasbeno društvo Nova, Glasbena šola Nova Gorica e Piccolo Opera Festival.
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