Operaio bengalese accoltellato in cantiere a Monfalcone, arrestato l'aggressore

Operaio bengalese accoltellato in cantiere a Monfalcone, arrestato l'aggressore

Il fatto

Operaio bengalese accoltellato in cantiere a Monfalcone, arrestato l'aggressore

Di Redazione • Pubblicato il 20 Gen 2025
Copertina per Operaio bengalese accoltellato in cantiere a Monfalcone, arrestato l'aggressore

Il fatto è accaduto in mattinata attorno alle 8. Indagini sono in corso da parte della Polizia. Le reazioni di Tubetti e Cisint.

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È stato accoltellato a gambe e braccia, mentre lavorava alla Star Princess, un operaio di nazionalità bengalese. Il fatto è successo nella prima mattinata di oggi, 20 gennaio, poco dopo le 8 del mattino. L’uomo non sarebbe in pericolo di vita.

A colpirlo un connazionale ed entrambi sono lavoratori in una ditta in appalto. Ad attivarsi subito è stata la vigilanza interna prima dell’arrivo del personale del Commissariato di Polizia di Monfalcone. Alla base del gesto una probabile lite per motivi non precisati.

L’aggressore è stato tratto in arresto mentre si stava dirigendo verso l’uscita. Sono in corso indagini.  «Grazie al tempestivo intervento di vigilanza e soccorsi, il ferito è stato subito medicato e non è in pericolo di vita - commenta la senatrice di FdI, Francesca Tubetti - condanno con massima fermezza questo fatto di cronaca: nei luoghi di lavoro italiani non deve esserci spazio per criminali».

«Non può che destare preoccupazioni l’episodio di violenza accaduto ai cantieri navali che ha coinvolto una ditta di appalto, i cui contorni andranno pienamente chiariti - aggiunge l'europarlamentare Anna Cisint - si tratta di una situazione che chiama in causa il sistema di esternalizzazione praticato da Fincantieri e che sollecita una riflessione sulla necessità di affrontare in modo definitivo la questione posta da tempo da parte dell’amministrazione comunale di una revisione del modello produttivo oggi basato sull’esteso ricorso all’appalto e soprattutto subappalto con l’obiettivo di riconsiderare la “risorsa Lavoro”».

«In questo contesto, infatti, trovano riscontro tutte quelle situazioni che vanno dalla precarietà, al mancato rispetto delle norme contrattuali, ai rischi per la sicurezza che richiedono di agire per una diversa gestione della risorsa lavoro, della sua qualificazione, della formazione, della programmazione dei fabbisogni e la gestione dei flussi di manodopera e soprattutto della drastica riduzione dei subappalti».

«Per questo si tratta di avviare un confronto costruttivo sulla proposta di trasformare l’attuale modello organizzativo dei nostri cantieri attraverso una progressiva stabilizzazione della manodopera e una individuazione selettiva e limitata delle ditte di appalto per singole specializzazioni e lavorazioni, nelle quali la stessa Fincantieri possa partecipare con una quota minoritaria come forma di garanzia e di qualificazione dell’impresa - conclude Cisint - ovviamente ferma condanna per l’accaduto e necessità di revoca del permesso di soggiorno del responsabile».

Notizia in aggiornamento.

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