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A Gradisca tornano le Onde Mediteranee, musica e cultura per Giulio Regeni

Ritorna la kermesse con tre concerti nell'arena del castello, il 30 luglio la serata conclusiva per chiedere verità sul giovane friulano ucciso.
Onde Mediterranee riparte da Gradisca d’Isonzo e rimane incentrato su Giulio Regeni. Il festival che unisce incontri culturali ai gradi concerti è stato presentato questa mattina in municipio, dopo le anticipazioni annunciate nelle scorse settimane su tre nomi che saranno ospiti nella Fortezza: Carmen Consoli, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi. Prima di queste tre serate in musica, rispettivamente il 27, 28 e 29 luglio, ci sarà una grande anteprima a Palmanova con Nick Mason, storico batterista dei Pink Floyd.
L’iconico musicista animerà piazza Grande ma saranno diverse le iniziative in programma già dal 10 luglio e fino all’ultimo giorno del mese. Si partirà infatti con il filone di Lettere Mediterranee, che avrà come ospiti in apertura l’ex direttore di Repubblica, Ezio Mauro, con Neofascismi al Nuovo teatro comunale. Un viaggio nella frattura post-guerra e la nascita di un movimento sorto dalle ceneri di Mussolini, in un’Italia che non ha fatto i conti con il Ventennio. Con il giornalista dialogherà lo scrittore Fabio Turchini.
Nei giorni seguenti, si alterneranno ulteriori grandi nomi del giornalismo, scienza e letteratura, come il fondatore di Vicino/Lontano Marco Pacini per parlare di crisi climatica, l’analista Arduino Paniccia e Giuseppe Razza della task force per la ricostruzione dell’ex Jugoslavia per dialogare sui Balcani e tanti altri ancora. Gli appuntamenti si alterneranno in corte Marco d’Aviano, dedicando anche uno spazio al workshop di danza con la compagnia Bellanda, sabato 22 luglio, e uno spin-of alla biblioteca slovena Feigl di Gorizia.
Quest’ultimo incontro, in calendario il 26 luglio, sarà l’assist per parlare di Go!2025 con Danila Zuljan Kumar, la ricercatrice Neva Makuc e il traduttore Giorgio Cadorini. “La novità di questa seconda edizione a Gradisca - ha commentato la sindaca di casa, Linda Tomasinsig - è stato un percorso più lungo, partito già alla fine della scorsa edizione”. Se il legame con la richiesta di verità per il ricercatore di Fiumicello è imprescindibile, come evidenziato dall’assessore alla cultura Marco Zanolla, sono diversi i collegamenti in questo senso.
A partire dalla collaborazione con il festival Aeson, nato peraltro 15 anni fa dalla contaminazione culturale con la stessa kermesse che vanta ormai 27 edizioni, portando a Gradisca Filippo Giorgi, tra i massimi esperti internazionali di cambiamento climatico. “In una cultura che tende a conformarsi - il ragionamento di Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Carigo -, possiamo offrire la consapevolezza di un territorio vivo e questo festival è linguaggio di futuro”. Parole accolte con soddisfazione dal direttore artistico, Giancarlo Velliscig.
Il palco allestito nell’arena del castello, quindi, oltre alla musica accoglierà anche “Facciamo cose per Giulio” ossia l’appello trasversale per ottenere giustizia. Alla presentazione, i genitori Claudio Regeni e Paola Deffendi (nella foto) hanno ringraziato per quanto organizzato: “I diritti umani devono entrare nei discorsi culturali” così la madre, mentre per il padre “ci servono persone che ci accompagnano per tenere alta l'attenzione pubblica”. Invito a interessarsi della vicenda anche da Beppe Giulietti, già presidente della Fnsi.
L’ultimo giorno della kermesse, quindi, si alterneranno i discorsi dell’avvocato Alessandra Ballerini, l’attrice Marta Cuscunà, gli scrittori Lorenzo Terranera e Davide Romagnoli, mentre saranno mostrati i video-messaggi di Ascanio Celestini, Andrea Pennacchi e Marco Paolini. L’evento alle 20 sarà anticipato dalla “Camminata per la giustizia”, per poi fare il punto sulla situazione e chiedere che la Corte costituzionale per far sì che si continui dal punto di vista giudiziario verso le istituzioni egiziane, a pochi giorni dal pronunciamento.
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