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Omaggio a una visione festeggia 25 anni, il regista Philibert premiato a Gorizia

Al regista francese Nicolas Philibert il premio Darko Bratina. In programma anche una passeggiata alla scoperta dei vecchi cinema goriziani.
Collegare Gorizia e Nova Gorica attraverso il cinema. Questo l’obiettivo del festival cinematografico transfrontaliero "Omaggio a una visione", giunto alla sua venticinquesima edizione e presentato questa mattina nella saletta interna di BorGo Cinema in via Rastello. A presentare il ricco programma della manifestazione, che si terrà da martedì 8 a domenica 13 ottobre e culminerà nella consegna del premio Darko Bratina, la direttrice del festival Mateja Zorn.
«Questo luogo - così Zorn - che si è aggiunto per tutti i progetti creativi che ruotano attorno al cinema, sarà anche una delle location del festival che, da sempre, collega il territorio transfrontaliero con il suo essere itinerante. Oltre a Nova Gorica e Gorizia, infatti, ci saranno tappe anche in altri centri come San Pietro al Natisone, Trieste e Lubiana. Gorizia resta però la casa del festival perché omaggia la visione di Darko Bratina, fondatore del Kinoatelje, che riconosceva al cinema la forza di narrare la società e la realtà sempre sottolineandone l’aspetto multiculturale e, come lui, anche noi che ne abbiamo raccolto l’eredità vogliamo attenti a tutte le minoranze, non solo linguistiche e culturali».
Con l’opportunità della Capitale europea della Cultura, gli organizzatori intendono creare basi più forti nel goriziano sia a livello di pubblico sia a livello di autori, rivolgendosi tanto a quelli già affermati quanto a chi è ancora all’inizio della carriera. Si intendono così creare collegamenti fra istituzioni come l’Accademia del cinema di Nova Gorica e il Dams, ma pure fra i diversi luoghi e i festival del territorio, permettendo il dialogo fra il Premio Amidei, le Giornate della Luce di Splimbergo e il Kino Otok.
«Una delle particolarità del network che intendiamo creare - ha proseguito la direttrice - è il collegamento con il festival Ceau Cinema che ha sede a Timisoara, città con un’identità molto forte per il suo porsi al confine fra Serbia e Romania e che è stata Capitale della Cultura nel 2023». A questo legame sarà dedicata la sezione Escursioni, nata per scoprire le produzioni di altri Paesi e curata quest’anno da Antonio Dagostin.
«Il focus sarà il cortometraggio, dando spazio a nuovi artisti, per cui abbiamo selezionato quattro corti di cui uno realizzato con l’appoggio del centro di cinematografia rumena. Avremo due registe ospiti, Andreea Chiper e Teona Galgoțiu, e inoltre nei locali di BorGo Cinema - ha spiegato Dagostin - verrà allestita una mostra che riunisce le reti in evoluzione dei due festival, quello romeno e Omaggio a una visione, presentate attraverso immagini VR immersive e 2D».
Ospite di spicco sarà tuttavia il vincitore del premio Darko Bratina, assegnato al regista francese Nicolas Philibert per la sensibilità particolare dimostrata nella narrazione della società contemporanea. Il cineasta, di cui durante tutta la durata del festival verranno proiettate delle opere selezionate, sarà presente a Gorizia giovedì 10 ottobre al Palazzo del Cinema di Gorizia, riceverà il riconoscimento. Seguirà la visione del suo film Sur l'Adamant (On the Adamant, 2023), premiato con l'Orso d'Oro al 73.mo Festival internazionale del cinema di Berlino mentre alle 10, nello stesso luogo, terrà presenterà la propria visione cinematografica in una masterclass in lingua inglese.
Più di cinquanta i cortometraggi della produzione mondiale che saranno protagonisti della sezione Primi Voli, il cui vincitore verrà annunciato sabato 12 ottobre a Mostovna con un concerto. Tra i lavori presentati figureranno quelli degli studenti dell'Accademia delle Belle Arti dell'Università di Nova Gorica, del Dams - Università degli Studi di Udine, dell’Accademia di teatro, Radio, Film e Televisione dell’Università di Lubiana, dell’Accademia di arte drammatica dell'Università di Zagabria, del Ginnasio di Nova Gorica, dell’ISIS Cossar - da Vinci di Gorizia e del Chs di Villach.
Secondo anno invece per I Visionari, sezione inaugurata nel 2023 nello spirito dell'ampliamento del programma in vista della Capitale europea della Cultura Go!2025. L'obiettivo, in questo caso, è quello di mettere in risalto opere audaci e innovative di registi europei. Quest'anno vedremo L'uomo che non poteva tacere, diretto da Nebojša Slijepčević, Family Therapy (Odrešitev za začetnike) della regista Sonja Prosenc (candidato sloveno all’Oscar come Miglior film internazionale), il docufilm Afterwar di Birgitte Stærmose.
Visioni cinematografiche, sarà invece una sezione speciale che ha lo scopo di avvicinare i giovani ai grandi maestri della Settima arte, capaci di lasciare un segno e un’eredità nella storia del cinema. Curata da Mila Lazić e Žiga Brdnik, la sezione sarà dedicata a Cecilia Mangini, la prima regista italiana di film documentari e a Jože Pogačnik, regista sloveno impegnato e poetico. A Gorizia e Trieste si potrà infine apprezzare Cinema Volta di Martin Turk, film che racconta la storia di un gruppo di coraggiosi imprenditori che aprirono la prima sala cinematografica in Irlanda all'inizio del XX secolo, idea suggerita dal celebre scrittore James Joyce.
Sabato 12 ottobre la giornata comincerà con una passeggiata cinematografica alla scoperta delle sale cinematografiche esistenti a Gorizia: questa sarà una passeggiata pilota, in vista delle cinque che si intendono programmare nel 2025. Da oggi l’intero programma del festival è consultabile online.
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