‘Oltreconfine Ungaretti’ arriva al culmine: da domenica 22 giugno al 31 luglio le passeggiate teatrali negli otto comuni del progetto

‘Oltreconfine Ungaretti’ arriva al culmine: da domenica 22 giugno al 31 luglio le passeggiate teatrali negli otto comuni del progetto

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‘Oltreconfine Ungaretti’ arriva al culmine: da domenica 22 giugno al 31 luglio le passeggiate teatrali negli otto comuni del progetto

Di REDAZIONE • Pubblicato il 12 Giu 2025
Copertina per ‘Oltreconfine Ungaretti’ arriva al culmine: da domenica 22 giugno al 31 luglio le passeggiate teatrali negli otto comuni del progetto

Primo appuntamento a Gorizia, chiusura a Santa Maria La Longa. Il direttore artistico Francesco Accomando, «ricostruiamo l’immagine di una vita nascosta, ci basta l’Ungaretti poeta e umano».

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Una lunga, coinvolgente passeggiata teatrale che, con partenza dal 22 giugno a Gorizia, attraverserà in oltre un mese otto comuni del Friuli Venezia Giulia per restituire un’intensa e inedita biografia di Giuseppe Ungaretti “poeta e uomo” e creare un ponte tra la sua figura e quelle di poeti e scrittori sloveni come Ciril Zlobec, Prežihov Voranc, Ljubka Šorli, un patrimonio storico e culturale che accomuna Italia e Slovenia ancora poco esplorato.

Si concluderà così “Oltreconfine Ungaretti”, il progetto transfrontaliero tra le comunità di lingua italiana e di lingua slovena volto a indagare, raccogliere e raccontare in forma teatrale la vicenda umana e poetica di Giuseppe Ungaretti nel periodo 1914-1919, per come si evolve attraverso la terribile esperienza della Grande Guerra, a partire dalle liriche che il poeta scrisse in territori che oggi appartengono al Friuli-Venezia Giulia e alla vicina Slovenia.

Il progetto, la cui direzione organizzativa è in capo all’associazione “Cikale Operose” e quella artistica a Francesco Accomando, vede il Comune di Sagrado in qualità di soggetto proponente e comune capofila. Gli altri Comuni che vi hanno aderito sono Campolongo Tapogliano, Doberdò del Lago – Doberdob, Gorizia, Mariano del Friuli, Romans d’Isonzo, Santa Maria La Longa e Savogna d’Isonzo – Sovodnje.

Come già anticipato, la messinscena bilingue è l’apice, il cuore del progetto, la restituzione finale. Una processione laica corale, un cammino degli attori e degli spettatori insieme, con alcuni stazionamenti in siti particolarmente significativi dal punto di vista storico e paesaggistico. La drammaturgia è stata sviluppata da Francesco Accomando partendo dalle suggestioni raccolte nelle otto serate letterarie svoltesi tra gennaio e aprile con l’apporto di esperti, docenti e storici nei comuni aderenti al progetto: veri e propri momenti di messa e fuoco e raccolta dei contenuti, che poi il regista ha rielaborato in forma drammaturgica attraverso laboratori teatrali aperti alla cittadinanza.

La passeggiata teatrale, gratuita e della durata di circa due ore, sarà intitolata “Vita d'un uomo sepolto che tornò alla luce e diventò poeta” e si replicherà con alcune differenze in ogni singolo comune aderente al progetto. Muoverà i primi passi da Gorizia (punto di ritrovo al parcheggio di via Virgilio) alle 8.30 di domenica 22 giugno. Proseguirà poi con altre sette tappe: a Savogna d’Isonzo – Sovodnje (25 giugno), Sagrado (29 giugno), Romans d’Isonzo (4 luglio), Campolongo Tapogliano (6 luglio), Doberdò del Lago – Doberdob (15 luglio), Mariano del Friuli (27 luglio). Il culmine sarà giovedì 31 luglio, con l’ultima replica alle 18.00 a Santa Maria La Longa. In caso di maltempo gli appuntamenti saranno rinviati.

Ad accompagnare il cammino, i racconti e le letture degli attori Silvio Basile, Anna Bolognese, Franco D'Ambrosio, Rossana Di Tommaso, Leonardo Edalucci, Rinaldo Fantino, Romeo Mischis, Massimiliana Olivo, Bruno Tomasin. Parteciperanno alle passeggiate teatrali, leggendo alcuni brani in lingua slovena, anche alcuni studenti della classe terza del Liceo delle Scienze Umane del polo liceale sloveno Simon Gregorčič Primož Trubar di Gorizia.

Si tratta, spiega Francesco Accomando, di «un cammino, una processione laica per recuperare una dimensione originaria del teatro veramente comunitario, di una comunità che si accompagna con un senso da ritrovare: qualcosa di sacro, un rito, un cerimoniale, non necessariamente una religione, solo e semplicemente l’umano, se ancora esiste». «Nelle fermate del cammino ci sarà un racconto anche lirico, nel riprendere il cammino ci sarà un invito al silenzio, ad ascoltare e a guardare – prosegue Accomando - ci chiederemo come ha iniziato Ungaretti, quali sono state le esperienze dolorose, gioiose, della sua vita. Qual è lo stimolo iniziale per essere poeti? Quali sono le sensazioni e i sentimenti depositati o sepolti dentro di noi che possono essere una base, una spinta, una necessità?».

«È venuto il momento, forse, di ricostruire l’immagine di una vita nascosta di Ungaretti, nuove ragioni della sua poesia, conclude il regista e direttore artistico del progetto- non abbiamo bisogno più dell’eroe poeta e soldato, non abbiamo bisogno di una vecchia propaganda, non ne possiamo più di guerre e sofferenze, ma ci basta un Ungaretti poeta e umano». Tutto ciò «in un dialogo ideale tra poeti e scrittori italiani e sloveni da rendere più diffuso e non circoscritto alle comunità di frontiera».

In autunno, infine, verrà presentata la graphic novel in forma di e-book (testi di Simona Dell’Orto e Alessandra Lazzaro, illustrazioni di Simone Dell’Orto), atto finale che chiuderà il progetto. 

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