Olio nell'Isonzo dalla Slovenia, Scoccimarro rassicura sulle conseguenze nel Goriziano

Olio nell'Isonzo dalla Slovenia, Scoccimarro rassicura sulle conseguenze nel Goriziano

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Olio nell'Isonzo dalla Slovenia, Scoccimarro rassicura sulle conseguenze nel Goriziano

Di Redazione • Pubblicato il 17 Feb 2021
Copertina per Olio nell'Isonzo dalla Slovenia, Scoccimarro rassicura sulle conseguenze nel Goriziano

Diversi i quesiti di 5 Stelle e Pd all'assessore Scoccimarro. Moretti chiede l'intervento della Regione nella disputa tra Monfalcone e Ausir.

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Sono state molte le domande rivolte dai consiglieri regionali all’assessore regionale all’ambiente, Fabio Scoccimarro, nella seduta odierna. In particolare, gli esponenti dei gruppi di minoranza hanno chiesto delucidazioni ed espresso preoccupazione su alcune tematiche che riguardano il Goriziano, a partire dai rischi industriali nel Comune di Monfalcone a seguito della fuoriuscita di iridio in un’azienda, avvenuto nell’estate 2019 e causando il ricovero in ospedale di tre lavoratori, come illustrato da Ilaria Dal Zovo (Movimento 5 Stelle).

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L’esponente della giunta Fedriga ha quindi confermato l’assenza di danni a persone e cose o di eventuali contaminazioni. Sempre su Monfalcone si è concentrata l’interrogazione del capogruppo del partito democratico, Diego Moretti, chiedendo la posizione della Regione davanti ricorso al Tar del Comune di Monfalcone contro l’Autorità d'ambito regionale competente in materia di rifiuti (Ausir) e proponendo che venga commissariata. Ipotesi, questa, smentita dall’assessore. Il ricorso al tribunale amministrativo risale allo scorso settembre. Il pentastellato ha poi Sergo ha espresso preoccupazione per uno sversamento di cloro liquido dagli impianti di uno stabilimento di Torviscosa. 

"Rispondendo ad un’interrogazione dello scorso agosto, l’assessore Scoccimarro ha chiarito che non vi sono in alcun modo gli estremi per il commissariamento da parte della Regione di AUSIR FVG. Uno dei capisaldi del ricorso del Comune di Monfalcone dello scorso luglio contro la delibera n. 53/2019 di AUSIR che approvava lo schema tipo del contratto per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani” era proprio la chiamata in causa della Regione per “le gravissime violazioni perpetrate” dall’Autorità dei servizi idrici e rifiuti", sottolinea lo stesso Moretti. 

"Nulla di tutto questo, ma l’ennesimo ricorso (che costerà decine di migliaia di euro ai cittadini monfalconesi) strumentale, senza alcuna base giuridica, fatto solo per ragioni strumentali. L’ennesimo atto della giunta monfalconese frutto di un disegno politico legato al conflitto perenne contro una delibera adottata dall’Assemblea regionale d’Ambito – composta da diciotto sindaci di tutti gli schieramenti – all’unanimità. La conferma, ahimè, che al sindaco di Monfalcone interessa solo lo scontro su qualsiasi tema amministrativo (vedi partecipate e servizi pubblici), come denunciato qualche giorno fa dai sindaci di dodici comuni dell’isontino. Davvero triste, per un territorio che in regione è sempre stato un esempio di collaborazione e pragmatismo amministrativo. Triste, davvero triste", conclude il consigliere.

Infine, Dal Zovo è intervenuta nuovamente esprimendo preoccupazione in seguito a una fuoriuscita estiva nell'Isonzo di olii di lavorazione da un impianto sloveno, auspicando una gestione più concreta a livello transfrontaliero. Scoccimarro ha confermato "l'assenza di conseguenze lungo il corso italiano", offrendo all'esponente del M5S rassicurazioni anche riguardo la procedura per l'iscrizione all'elenco delle associazioni e dei gruppi speleologici che hanno sede sul territorio regionale. Il fatto risale a fine luglio, quando si registrò una perdita di liquido dal cementificio Salonit di Anhovo, a Canale d'Isonzo.

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