Forti odori nell'aria da Sant'Andrea fino in centro città, a Gorizia arrivano i sensori umani

Forti odori nell'aria da Sant'Andrea fino in centro città, a Gorizia arrivano i sensori umani

la protesta

Forti odori nell'aria da Sant'Andrea fino in centro città, a Gorizia arrivano i sensori umani

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 16 Mar 2021
Copertina per Forti odori nell'aria da Sant'Andrea fino in centro città, a Gorizia arrivano i sensori umani

Legambiente ed EkoŠtandrež chiedono risposte sui forti odori. L'appello per conoscere i dati nella zona industriale.

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Dopo numerose segnalazioni fatte nel corso degli ultimi due anni, Legambiente Gorizia ed EkoŠtandrež tornano alla carica sulla questione degli odori molesti a Sant’Andrea. Una situazione che si registra “soprattutto durante le ore notturne ed al mattino presto” scrivono in una nota, definendo il tutto come ormai “insostenibile”. I gruppi ambientalisti sottolineano che gli odori percepiti non riguardano solo questo quartiere ma raggiungerebbero la vicina Campagnuzza e anche il centro città. “Sono molto forti - denunciano -, simile a gomma bruciata, acre, misto a nafta e catrame”, sentiti maggiormente dalle persone che vivono in prossimità della zona industriale.

I volontari precisano poi che, nonostante siano state “fatte più segnalazioni con lettere firmate da parte dei cittadini, ancora né il Comune né l’Arpa hanno ufficialmente stabilito chi ne sia il responsabile e purtroppo non si conosce la provenienza”. In dieci mesi, quindi, sono state raccolte 42 segnalazioni attraverso il gruppo Whatsapp di EkoŠtandrež: “alcune di esse sono state fatte servendosi del modulo di segnalazione odori presente nel sito del Comune, denominato ‘stink’. Oltre a ciò, parecchie segnalazioni sono state fatte pure attraverso il modulo di segnalazione odori messo a disposizione di Legambiente”. Sono state messe anche a disposizione delle centraline.

Si tratta di macchinari per per la rilevazione delle polveri sottili “così che si possono monitorare costantemente questi dati ed i valori limite consentiti per legge: talvolta questi limiti sono stati superati, soprattutto in concomitanza con l’orario della percezione degli odori molesti” rivela Legambiente. Da qui, la richiesta al Consorzio di sviluppo economico locale di Gorizia sull’effettivo installazione di una centralina nella zona industriale: “i dati dovrebbero essere messi a disposizione della cittadinanza, i quali hanno il diritto di conoscerli”. A preoccupare, poi, è “l’imminente installazione della nuova centrale termoelettrica a gas, ancora più a ridosso delle case”.

Questa “concorrerà, anche se non come singola industria, ma con effetto di cumulo con gli inquinanti di altre attività, e concorrerà allo sviluppo di gas serra in contrasto con gli obiettivi prefissati per la lotta contro il cambiamento climatico”. I due sodalizi si fanno così portavoce dei residenti della zona, chiedendo delucidazioni all’amministrazione locale, Arpa e Consorzio sulla situazione. Dal canto suo, l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi, precisa che “il Comune non ha capacità di monitoraggio, deve affidarsi all’organo di controllo. Questa mattina sono al lavoro per organizzare un monitoraggio nella zona con la polizia locale, ma il discorso è molto difficile da gestire”.

L’esponente della giunta invita quindi chi sente questi odori a fare le segnalazioni attraverso il sito del Comune: “Solo con questo possiamo avere dei riferimenti da utilizzare in modo scientifico, indicando data, ora e luogo”. In questi ultimi giorni, inoltre, è al vaglio l’avvio di un progetto che ricalca quello già sperimentato a Montesanto, qualche anno fa: “Avevamo utilizzato come sensori le persone disponibili a fare il monitoraggio. Il campo delle molestie olfattive è in rapida espansione e molte aziende stanno cercando il modo di avere nuovi dati a riguardo, ma il naso umano è molto più sensibile del miglior strumento”. Così facendo, si erano coinvolti gli stessi residenti.

Del Sordi aveva quindi chiesto ad Arpa di avviare questo monitoraggio e altrettanto, la scorsa settimana, è stato proposto per Sant’Andrea. “So che l’agenzia si sta muovendo già in questo senso e nei prossimi tempi avremo questa novità. Saranno necessari volontari che avranno un modulo da compilare e, ogni volta che sentono questa tipologia di odore, lo annoteranno”. La disposizione di queste figure sarà scelta secondo determinati criteri, “in modo che ci sia una rete con una configurazione tecnica valida. Sulla base dei risultati, si cercherà di risalire alle cause”, ossia il nocciolo del problema. Nell’esperienza nel quartiere di Montesanto, erano stati una decina ad aver aderito.

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