il progetto
Nuovo futuro per l'ex manifattura tabacchi a Gorizia, diventerà un supermercato

L'area commerciale sarà grande 1500 metri quadri e assorbirà i dipendenti Komauli. I dubbi in Consiglio comunale.
È arrivato ieri sera il via libera dall’Aula al progetto di riqualificazione urbanistica in viale XX settembre, a Gorizia. Si tratta di un’opera che permetterà l’insediamento di un nuovo supermercato Famila, già presente in via Terza Armata, negli spazi ormai abbandonati dell’ex manifattura tabacchi all’angolo con via don Bosco. Uno spazio totale di quasi 14.000 metri quadri, che andrà di fatto a sostituire l’attuale Komauli, con i dipendenti già pronti ad essere assorbiti dalla catena nata a Bolzano nel 1984. Ad oggi, l’intera area è di proprietà della Emmedue Immobiliare.
Come spiegato dall’assessore ai lavori pubblici, Arianna Bellan, “l’ambito territoriale del parco è parzialmente rientrante nella fascia di 150 metri sottoposta a tutela paesaggistica e lo stesso ambito è sottoposto a procedura di bonifica”. Un progetto per il quale la Regione ha concesso un anno fa una proroga per la chiusura definitiva proprio dei lavori di bonifica, portando il termine ultimo al 31 luglio di quest’anno. L’intervento dell’amministrazione locale, inoltre, è necessaria per delimitare ulteriormente l’area.
In questo modo, il perimetro totale sarà ridotto di alcuni metri quadrati. Aldilà degli aspetti tecnici, il discorso politico dell’assise si è concentrato sul progetto edilizio in sé che troverà qui sede. Il piano è stato illustrato dall’architetto Marco Marmotti, che ha evidenziato i passaggi seguiti tra cui la conferenza dei servizi che ha coinvolto i vari attori. Dubbi sulla viabilità sono stati avanzati da Franco Zotti (Legaliziamo), che ha avanzato l’idea anche di creare una rotonda in prossimità dell’area, mentre Emanuele Traini (Gorizia) ha posto l’accenno sulla ciclabile.
Lungo il viale principale, infatti, è previsto un percorso dedicato alle bici. Preoccupazione anche per le nuove costruzioni attese, in particolare a uso residenziale, la cui presenza è ritenuta troppo impattante. “Non ci può essere una pista ciclabile lì - ha commentato Alessandra Zanella (La nostra città) - è impossibile da realizzare a causa degli spazi troppi ridotti. Il recupero è necessario, anche se il Comune dovrebbe spingere in una direzione diversa”. Netta contrarietà al piano è arrivato da Andrea Picco (Forum), che si è scagliato contro la giunta e il progetto.
“Per l’ennesima volta - ha spiegato - il vostro aiuto ai piccoli esercenti è piazzargli davanti un supermercato da 1500 metri quadri. Questo non è riqualificare”. Dal Pd, invece, la proposta è stata accolta positivamente. Scettico, soprattutto per la creazione di nuove abitazioni, da parte di Ermanno Machitella (Movimento 5 stelle), mentre Claudio Tomani (Lega) ha ricordato che già tempo fa c’era l’idea che Komauli si spostasse nell’area: “Se i soldi rimangono a un goriziano, è un lavoro ben fatto. In questo caso, è un ulteriore danno, spero ci sia un vincolo nella costruzione delle case”.
Anche sull'ex Vouk, lì vicino, pende da anni un'idea di recupero, che già originariamente prevedeva la trasformazione in area residenziale con servizi commerciali: l'idea era costruire quattro palazzine, promossa da una cooperativa di Brescia rimasta alla fine in stand by già quasi dieci anni fa. A tirare le fila del discorso è stata la stessa assessore Bellan, che ha ricordato che il voto non era sulla possibilità o meno della creazione di una struttura commerciale, già possibile per il piano regolatore, quanto sulla perimetrazione dell’area. Alla fine, l’Aula ha approvato l’atto con 27 voti favorevoli, sei contrari, tre astenuti e cinque assenti.
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