Ronchi, ecco il nuovo archivio del Ccm: tetto verde e fotovoltaico

Ronchi, ecco il nuovo archivio del Ccm: tetto verde e fotovoltaico

Il progetto

Ronchi, ecco il nuovo archivio del Ccm: tetto verde e fotovoltaico

Di Redazione • Pubblicato il 14 Mar 2023
Copertina per Ronchi, ecco il nuovo archivio del Ccm: tetto verde e fotovoltaico

Prima dell'approvazione in Cda è stato illustrato ai sindaci. Attutito l'aumento generale dei costi.

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Prima dell’approvazione in Cda, che a breve andrà a rinnovo, il Consorzio Culturale del Monfalconese ha presentato il progetto definito per la realizzazione del nuovo centro di archiviazione e conservazione del patrimonio culturale e librario.

Un nuovo edificio che sorgerà nell’area del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia e che, secondo le stime, sarà completato entro la fine del 2024. Al posto del vecchio edificio agricolo, da anni inutilizzato, sorgerà una struttura nuova sia nelle forme che nelle soluzioni tecnologiche. Un edificio studiato appositamente per poter essere ulteriormente implementato negli anni a venire.

Ci sono, anche, alcune novità rispetto al progetto preliminare come l’impianto fotovoltaico da 33 Kwp, “previsto dalla normativa per gli edifici di nuova costruzione”, spiega l’architetto Michele Poletto, che ha seguito la progettazione assieme al Rup, Michele Luis e all’ingegner Marco Portelli del Comune di Ronchi dei Legionari che l’ente ha concesso a supporto del Ccm.

Un tetto con la copertura a verde avrà, poi, la doppia funzione di aumentare l’isolamento dell’edificio e raccogliere l’acqua piovana, rilasciandola gradualmente. Va detto che il progetto ha ottenuto il nullaosta da parte dei Vigili del Fuoco e della Soprintendenza ai beni architettonici: in fase di progettazione preliminare è stata ridotta la superficie destinata a compravendita per un valore totale di 77mila euro, impegnati ora nella realizzazione dell’intervento integrale.

L’edificio darà varie risposte alle esigenze primarie del Consorzio Culturale, ovvero gli uffici gestionali, il deposito libri e fototeca, con tutti gli archivi e fondi, e ulteriori 600 metri lineari per vari altri materiali.

La fase due, poi, prevedrà un’ulteriore corpo rispetto all’edificio realizzando per poter ospitare tutto il materiale non cartaceo e, infine, la fase tre prevedrà l’ampliamento del deposito libri per ulteriori 250 metri quadri, raggiungendo la capacità massima di 4mila metri lineari di scaffali complessivi.

Una fase lunga anche se “i tempi finora sono tutti stati rispettati”, ribadisce il presidente del Ccm, Davide Iannis. “Un progetto che ci consentirà non solo di avere un edificio di proprietà del Consorzio ma anche di avviare, con la possibilità di acquisto di alcuni mezzi totalmente elettrici ricaricabili all’interno del nuovo edificio che è stato progettato, un’ulteriore fase di indipendenza gestionale dell’intero sistema del Ccm”.  

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