Nuovo appalto per l’assistenza domiciliare, Monfalcone Civica e Solidale: «Inizio in salita»

Nuovo appalto per l’assistenza domiciliare, Monfalcone Civica e Solidale: «Inizio in salita»

I DUBBI

Nuovo appalto per l’assistenza domiciliare, Monfalcone Civica e Solidale: «Inizio in salita»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 03 Mag 2025
Copertina per Nuovo appalto per l’assistenza domiciliare, Monfalcone Civica e Solidale: «Inizio in salita»

Morsolin e Saullo criticano la fase di passaggio al nuovo gestore del servizio. I dubbi sui bandi presentati poi ritirati e sull’attività di coordinamento della fase transitoria.

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Fa discutere nella sinistra monfalconese l’assegnazione del nuovo appalto di assistenza domiciliare entrato in vigore lo scorso primo maggio. Infatti di «un inizio in salita» parla il gruppo consiliare Monfalcone Civica e Solidale attraverso le voci dei consiglieri comunali Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo scettici sul fatto che il nuovo servizio si entrato in vigore «in una giornata di festa e con un ponte subito dopo, pur sapendo che l'assistenza domiciliare deve essere garantita anche nei giorni festivi».

«Proprio il primo maggio – spiegano i consiglieri di minoranza - abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di persone preoccupate per l’erogazione del servizio, sia da lavoratrici che da famiglie, così ci siamo chiesti come sia andato questo passaggio di consegne. In particolare chiediamo che vengano chiariti fin da subito alcuni aspetti di questo cambio di appalto che ha fatto discutere dall'inizio, con bandi prima presentati e poi ritirati».
Due le principali osservazioni mosse dai membri dell’opposizione. La prima: «Se sono stati trasferiti tutti gli operatori socio assistenziali, in modo da poter coprire tutte le situazioni di fragilità e se è stato previsto un “passaggio di consegne” per le situazioni che non hanno operatori in continuità con quelli precedenti».

Secondariamente, viene chiesto al sindaco Luca Fasan e all’assessore competente Marta Calligaris – nonché prossimo presidente dell’Ambito Socio Assistenziale se è stato previsto un servizio di coordinamento, proprio per questi giorni di passaggio da un sistema ad un altro, «al fine di tutelare le persone con maggiori fragilità, vista la scelta politica dell'amministrazione di cambiare completamente il sistema dell'assistenza domiciliare».
«Curioso inoltre che, dopo mesi in cui si parla di questo cambio dell'appalto, l'avvio avvenga proprio subito dopo le elezioni, in un giorno di ponte e con nuovi referenti politici appena nominati, su questi temi così delicati. Forse questo esordio poteva essere meglio congegnato» così nella nota finale Morsolin e Saullo.

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