prosegue il progetto
Nuovi defibrillatori per Monfalcone e Ronchi, Fondazione Carigo investe sulla salute

Sette dispositivi saranno installati nei luoghi pubblici dei due comuni. Investiti 100mila euro in totale.
Ogni anno, in Italia, si registrano circa 60mila morti improvvise, spesso non precedute da alcun sintomo o segno premonitore. Nel 25% dei casi, però, queste possono essere scongiurate impiegando immediatamente le adeguate tecniche di primo soccorso, come l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico Dae. Da ciò, è nato in questi anni l’impegno di Fondazione Carigo per la diffusione sul territorio isontino di un numero sempre maggiore di dispositivi, promuovendo la formazione in tema di rianimazione cardio-polmonare e all’uso degli stessi, sensibilizzando la cittadinanza sull’importanza della prevenzione del primo soccorso.
Proprio in continuità con l’impegno su questo fronte, sono stati consegnati a Gorizia sette nuovi defibrillatori semiautomatici dotati delle relative teche in metallo, totem di supporto e piastre pediatriche, da collocare in altrettanti luoghi strategici nei comuni di Monfalcone e Ronchi dei Legionari. I dispositivi sono stati donati alle amministrazioni locali attraverso un contratto di donazione sottoscritto con i sindaci Anna Maria Cisint e Livio Vecchiet, che provvederanno a posizionarli nei luoghi strategici stabiliti per accrescere la sicurezza dei cittadini, la prevenzione e la tutela della loro salute.
In particolare, a Monfalcone è prevista l’installazione su appositi totem in via Sant’Ambrogio, in via Romana (fronte parcheggio della Stazione) e in via Cosulich (nel nuovo parcheggio di Marina Julia), mentre a Ronchi dei Legionari interesserà piazza Unità, davanti al palazzo comunale, il Rione di San Vito e la piazza di Soleschiano. La prevenzione e la tutela della salute sono tra gli obiettivi perseguiti dall’impegno della Carigo sul territorio: tra gli scopi del progetto, anche la formazione di un sempre maggior numero di persone all’utilizzo di tale strumentazione che, automatizzata e dotata di dispositivi di sicurezza, non necessita della presenza di personale sanitario.
Con la donazione dei sette defibrillatori semiautomatici proseguono, quindi, gli interventi nell’ambito del “Progetto Defibrillatori”, per il quale la fondazione ha destinato negli anni oltre 100mila euro, permettendo l’acquisto di circa 60 strumenti per Gorizia e il territorio. In una prima fase, l'ente ha contribuito all’acquisto di strumenti da destinare alle associazioni sportive locali, sia tramite la donazione di 30 apparecchi, sia tramite il sostegno al progetto “Grazie di cuore. Uniti per uno sport sicuro”, promosso dall'ex Provincia e dal Coni regionale.
La fondazione ha successivamente invitato i comuni dell’area a partecipare al “Progetto defibrillatori” e ha provveduto a donare gli strumenti ai paesi che ne hanno fatto richiesta, destinando nove apparecchi a Gorizia, due a Staranzano, uno a Grado e a Gradisca d’Isonzo, quattro a Monfalcone e tre a Ronchi dei Legionari, nonché tre al Coni Point di Gorizia e due alla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”. Alle postazioni, collocate in luoghi aperti al pubblico e fruibili dall’intera cittadinanza, viene data adeguata visibilità tramite apposita segnaletica.
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