Nova Gorica-Gorizia e Chemnitz salutano la Capitale Europea della Cultura 2025

Nova Gorica-Gorizia e Chemnitz salutano la Capitale Europea della Cultura 2025

LA CERIMONIA

Nova Gorica-Gorizia e Chemnitz salutano la Capitale Europea della Cultura 2025

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 05 Dic 2025
Copertina per Nova Gorica-Gorizia e Chemnitz salutano la Capitale Europea della Cultura 2025

Passaggio di consegne simbolico con Trenčin e Oulu. «Quanto abbiamo costruito resterà nel tempo e nella storia».

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Un’esplosione colorata di coriandoli ha chiuso ufficialmente il 2025 per i due progetti di Nova Gorica-Gorizia e Chemnitz come Capitali Europee della Cultura. Così stasera, 5 dicembre, le tre città hanno ufficialmente consegnato il testimone alle future Capitali per il 2026, Trenčin, in Slovacchia, e Oulu, in Finlandia.

A consegnarlo sono stati i tre sindaci, Samo Turel per Nova Gorica, Rodolfo Ziberna per Gorizia e Sven Schulze per Chemnitz al vicesindaco di Trenčin, Patrick Žàk e al Presidente del Consiglio Comunale di Oulu, Lauri Nikula, e al Presidente della fondazione Oulu Culture Foundation Board, Risto Ruohonen. Un passaggio che, dunque, chiude ufficialmente il lungo anno nel quale le due città si sono riavvicinate e hanno migliorato la propria collaborazione.

Prima di lasciare lo spazio ai cinque dj, uno per ogni città Capitale Europea della Cultura, tra 2025 e 2026, presente alla cerimonia, il momento di saluto con Santa Claus (alias Babbo Natale) da Oulu, Samu Forsblom, che ha suonato la tromba assieme alla GoNg orchestra.

«Chiudiamo un anno che è stato unico e pieno di positività per entrambe le città», così Samo Turel aprendo la cerimonia di fronte a quasi un migliaio di persone. «Il progetto della Capitale Europea della Cultura rafforza i legami tra le due città oltre i confini. Quanto è stato creato rimarrà come eredità tra le due città».

Un messaggio fatto proprio anche dal primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna secondo cui è stato «un anno di passione e di entusiasmo e lo abbiamo fatto grazie all’intelligenza e alle collaborazioni, al cuore e all’amicizia. Abbiamo scritto e continueremo a scrivere pagine straordinarie di storia: abbiamo dimostrato come un confine che era testimone delle tragedie del secolo scorso ora fa fiorire cooperazione internazionale».

Uno sforzo, quello per il 2025, che «è stato portato avanti per noi ma anche per i nostri figli. Dopo quest’anno, nulla sarà più come prima. E nel 2026 – ha concluso Ziberna – sarà ancora un grande percorso che faremo tutti insieme per il meglio».

Dalla Sassonia, da Chemnitz, “l’altra” Capitale Europea della Cultura, Sven Schulze lo ha definito «un anno pieno di Europa. Sono onorato di essere qui a rappresentare Chemnitz, una Capitale Europea della cultura assieme a voi. Tutto ciò – così ancora Schulze – resterà nel tempo. Alle nuove Capitali mi sento di dire che non cammineranno su questo percorso da sole ma noi saremo con loro e le accompagneremo».

«Questa – ha ribadito Marko Rusjan, Segretario di Stato del Ministero della Cultura slovno – non è la fine ma l’inizio. Parliamo di 870 eventi che hanno coinvolto 19mila persone e il doppio degli eventi se pensiamo al programma collaterale con iniziative di cooperazione transfrontaliera e di miglioramento della società, promuovendo il pensiero critico e la creatività». Rusjan ha ricordato come siano «stati coinvolti altri 25 comuni tra Italia e Slovenia in una proposta che ci ha reso più empatici. Il risultato principale è stato il dialogo tra le comunità e nelle comunità, aumentando la comprensione interculturale». L’occasione è stata propizia, per Rusjan, per ribadire come nel 2025 altri obiettivi attendono Nova Gorica, come il restauro di Villa Rafut, o Villa Lasciac, e la Casa della Danza Contemporanea.

Dall’altro canto, Gianmarco Mazzi, per il Ministero italiano della cultura, ha ribadito come «a conclusione di questo anno straordinario possiamo dire che Go! 2025 è stata una promessa mantenuta. Il bello di vivere sul confine è che può essere un muro o un ponte, dipende solo da noi, da come lo vogliamo attraversare». Il futuro, secondo Mazzi, «è da creare su terre senza barriere dove le persone si possono incontrare e conoscere, dove la distanza si fa vicinanza. Questa è l’intelligenza dei confini».

A suggellare il momento di consegna la MN dance company di Nova Gorica che «continuerà a essere ambasciatrice di Go! 2025 con la danza negli anni a venire». I saluti istituzionali si sono chiudi con il saluto video di Glenn Micallef, Commissario europeo per l’uguaglianza intergenerazionale, gioventù, cultura e sport.

Foto Enrico Valentinis

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