Notte dell'Epifania senza Pignarûl, fuochi spenti anche a Gorizia

Notte dell'Epifania senza Pignarûl, fuochi spenti anche a Gorizia

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Notte dell'Epifania senza Pignarûl, fuochi spenti anche a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 02 Gen 2022
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Le restrizioni impediscono di organizzare l'evento, in città e in altri comuni.

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Le cataste di legna dei Pignarûl non bruceranno nemmeno quest'anno, quantomeno a Gorizia e dintorni. Mentre infiamma la polemica a Pagnacco e in altri luoghi del Friuli sul divieto di organizzare eventi per la notte dell'Epifania, in riva all'Isonzo si fa i conti con la difficoltà di preparare il tradizionale appuntamento che conclude, di fatto, il periodo natalizio. Evento che già da qualche anno si è ridimensionato sul territorio, viste le difficoltà organizzative.

A Straccis, infatti, la fugarele non si tiene più ormai dal 2014, interrompendo l’antico rito che si teneva regolarmente tra via Bauzer e via Kociancic. Non sarà organizzato nulla nemmeno nel quartiere limitrofo di Montesanto, così come a Lucinico. Qui il locale gruppo alpini ha scelto di rinunciare all’organizzazione, viste le difficoltà nel preparare il tutto rispettando le rigide misure di sicurezza. Nel borgo di San Rocco, invece, non si terrà così come in passato per la stretta vicinanza con il centro cittadino.

Stop alla ricorrenza anche a Mossa, dove la serata era molto attesa non solo nella comunità locale ma anche da fuori. Qui il fuoco epifanico era anticipato dalla fiaccolata di beneficenza, con la raccolta fondi a sostegno dell’associazione benefica Casa mia. “Abbiamo scelto anche quest’anno di non farla per evitare assembramenti” spiega il vicesindaco Andrea Bullitta, anticipando che -in ogni caso- l’aiuto al sodalizio si terrà comunque, sotto altre forme.

Ad oggi, non sono pervenute altre richieste né alla Protezione civile, né all'amministrazione comunale goriziana. In altre aree della provincia, invece, si cerca di conservare l’appuntamento. Nel comune di Fogliano Redipuglia, dove il tutto si tiene il 5 gennaio con il nome di Seima, il Circolo San Giacomo organizzerà il fuoco in diretta streaming. Viceversa, sono già stati confermati gli annullamenti degli altri eventi analoghi in tutta la Bisiacaria, così come accaduto un anno fa quando la regione e l'Italia intera erano in zona rossa.

Foto di archivio

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