Non solo vini bianchi: Livon lancia a Dolegna il Pinot Nero 'Altar', omaggio alla sacralità

Non solo vini bianchi: Livon lancia a Dolegna il Pinot Nero 'Altar', omaggio alla sacralità

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Non solo vini bianchi: Livon lancia a Dolegna il Pinot Nero 'Altar', omaggio alla sacralità

Di I.B. • Pubblicato il 15 Mar 2025
Copertina per Non solo vini bianchi: Livon lancia a Dolegna il Pinot Nero 'Altar', omaggio alla sacralità

Disponibile da settembre in sole 3.300 bottiglie, sarà presentato anche alla 57esima edizione di Vinitaly ad aprile.

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L’azienda Livon di Dolegna del Collio rinnova l'annuale appuntamento veronese per la 57ª edizione di Vinitaly, il Salone più celebrativo dell'enologia italiana. «Saremo a Verona dal 6 al 9 aprile 2025 e per l’occasione siamo entusiasti ed emozionati di svelarvi in Anteprima assoluta la nostra ultima novità: "Vigna Altar". La nostra Cantina debutta per la prima volta con un Pinot Nero in purezza annata 2023. Il Collio dei grandi bianchi dal carattere elegante e longevo ci ha ispirato per anni l'idea di un rosso che culturalmente evoca la raffinatezza nella beva snella e seduttiva», racconta Matteo Livon.

Vigna Altar nasce dal fascino e la nobiltà che il Pinot Nero esercita sui consumatori quanto sui produttori a livello internazionale. Il progetto Vigna Altar ci ha visti omaggiare questo vitigno selezionando una micro-particella di Collio che offre le condizioni più ottimali per la coltivazione di questa varietà: una ventilazione d'elezione del versante nord-est garantita dai venti dell'est, come la Bora, fattore cruciale nella fase di maturazione dell'uva. Identitaria del Collio ed espressiva anche per questo nobile vitigno, la Ponca che permette un ottimale drenaggio dei terreni a garanzia della qualità superiore del frutto.

«Così sotto la chiesa di Ruttars, che affaccia sulla particella Vigna Altar, il nostro Pinot Nero ha trovato un habitat perfetto per esprimere la sua raffinatezza, grazie ad un perfetto equilibrio tra ventilazione, terreni drenanti, escursioni termiche ottimali e una viticoltura integrata rispettosa dell’equilibrio naturale della vite», prosegue Livon.

«Il peculiare mosaico di condizioni pedoclimatiche finora citate fa scaturire un naturale parallelismo che per certi aspetti associa il Collio alla Borgogna. Storicamente culla e madre dei grandi Pinot Nero, che godendo di determinate caratteristiche del terroir, esprimono la loro massima eleganza e longevità. Con Vigna Altar ci poniamo quindi l'obiettivo di dimostrare la straordinaria capacità del Collio e la sua peculiare abilità nell’interpretare l'armonia e l'eleganza di una varietà tra le più pregiate nel mondo», raccontano, ancora, i vignaioli.

Il nome della nuova etichetta è stato naturalmente ispirato dalla chiesa di Ruttars, che ha concesso la gestione di questo prezioso mezzo ettaro di vigneto interamente coltivato a Pinot Nero. "Altar" perché in latino e nella lingua friulana evoca l'idea di sacralità ed elevazione come nell'immaginario enologico fanno determinati vini pregiati, quindi il Pinot Nero.

«"Altar" soprattutto perché, dagli studi d'archivio eseguiti per approfondire la nostra conoscenza sulla Chiesa di Ruttars, è emersa la focalità dell'Altare non solo dal punto di vista architettonico ma anche simbolico nella liturgia», ribadiscono, invitando gli operatori del settore e gli appassionati a scoprire in anteprima assoluta "Vigna Altar 2023” che sarà a disposizione commercialmente a settembre con una produzione limitata a 3.300 bottiglie. Una presentazione avverrà anche a Vinitaly, come detto, in programma dal 6 al 9 aprile nel paglione 6 stand b8.  

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