Non fecero più ritorno: Fogliano Redipuglia posa le pietre d'inciampo con i giovani

Non fecero più ritorno: Fogliano Redipuglia posa le pietre d'inciampo con i giovani

L'iniziativa

Non fecero più ritorno: Fogliano Redipuglia posa le pietre d'inciampo con i giovani

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 27 Gen 2023
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Italo Furlan e Attilio Mariotti sono i due nomi ricordati dalla comunità nella Giornata della Memoria.

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Tra le cerimonie in Bisiacaria della Giornata della Memoria anche la posa di alcune pietre d'inciampo, come nel caso del comune di Fogliano Redipuglia, in memoria delle vittime dei campi di concentramento nazifascisti. Alle 9.30, a Fogliano, davanti al civico 49 di via dei Bersaglieri, è stato ricordato Italo Furlan. La manifestazione è stata organizzata dall'Aned insieme all'amministrazione comunale e all'Anpi. 

Dopo l'introduzione musicale a cura del quartetto sax "I pomi grammatici" dell'associazione "L'albero del Melogramma", alla presenza della cittadinanza e degli studenti dell'istituto comprensivo "Livio Verni", ha avuto luogo l'intervento di apertura del presidente Aned Libero Tardivo il quale ha ricordato l'enorme sofferenza provata dai testimoni di quel terribile momento. Non si trattava solo di ebrei ma di gente delle nostre terre, di deportati politici e militari. "L'obiettivo dei nazisti - sono le parole di Tardivo - era far tacere la voce dei diversi, annullare e portare via i dissidenti". Il presidente del sodalizio ha inoltre rivolto un appello agli studenti: "La democrazia è difficile da realizzare e da mantenere. Siate testimoni di libertà e garanti della democrazia attraverso la vostra presenza, il vostro interesse e la vostra curiosità". 

È stata la nipote di Furlan, Itala, a lasciare ai presenti un commosso ricordo dello zio impegnato nella lotta partigiana e nella divisione Garibaldi. Italo Furlan era un uomo di salute cagionevole. Il 3 ottobre del 1944, cercava informazioni e rifornimenti con i suoi compagni tra San Pier d'Isonzo e Fogliano. Le SS lo catturarono e fu incarcerato prima a Gorizia e poi a Trieste. Il 15 novembre di quell'anno partì per Dachau dove arrivò due giorni dopo. Fu dichiarato prigioniero per motivi di sicurezza. "Dal 24 novembre del 44 - ricorda Itala - non abbiamo più avuto notizie di lui. La sua persona è stata ricordata con il conferimento della Croce al merito di guerra". 

A Redipuglia, la pietra dorata, fa invece memoria di Attilio Mariotti. Qui la cerimonia si è tenuta davanti al monumento ai caduti con il discorso ufficiale del sindaco Cristiana Pisano. Mariotti nacque il 13 novembre del 1921. Abitava in via Salita di Polazzo. Era operaio e partigiano. Il 22 settembre del 1921 fu deportato a Dachau dove arrivò tre giorni dopo. Fu costretto a partire da Gorizia assieme ad altre 19 persone. Mariotti morì di infezione intestinale nel febbraio del 1945. 

"Oggi ricordiamo per rispettare la dignità di queste persone attraverso il gesto della posa di queste pietre. Abbiamo il dovere di custodire e tramandare la memoria" sono le parole pronunciate dal sindaco Pisano che ha rivolto il suo discorso soprattutto ai giovani delle scuole presenti anche alla seconda parte della cerimonia. "Il nostro dovere è quello di non abbandonarsi all'indifferenza come instancabilmente ci chiede la senatrice Liliana Segre - ha continuato Pisano - noi passiamo il testimone a voi che dovete portare avanti questi sentimenti studiando la storia per essere cittadini liberi e coscienti".

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