GO!2025
Il no di Gorizia alla tassa di soggiorno per il 2025

Settecento i posti letto censiti grazie alla mappatura stilata da Confcommercio e Federalberghi.
Una città amica del turista, ma anche un territorio riunito sotto lo slogan “Go&friends”, per dimostrare il supporto di tutte le zone limitrofe alla Capitale Europea della Cultura. Dopo un anno di consultazioni fra Comune, Confcommercio e associazione albergatori, l’amministrazione comunale ha deciso di non applicare la tassa di soggiorno ai turisti che arriveranno a Gorizia nel 2025.
«Gorizia va controcorrente: tutti attendono di sapere da quando verrà applicata e a quanto ammonterà la tassa di soggiorno che, invece, equivarrà a zero» ha dichiarato in apertura di conferenza stampa il sindaco Ziberna, implicitamente rispondendo anche alla specifica interrogazione presentata dalla consigliera Rosi Tucci nel corso del consiglio comunale del 16 dicembre. La decisione viene motivata con l’intenzione di rendere la città maggiormente ospitale e accogliente, creando magari anche una fidelizzazione nei turisti che potrebbero considerare questo risparmio una “coccola” inattesa e piacevole inserita nella loro permanenza a Gorizia.
«La città deve rimanere non nella mente ma nel cuore» ha concluso il sindaco lasciando poi la parola all’assessore ai Grandi eventi Luca Cagliari che ha ricordato il lavoro di squadra dietro la decisione, frutto dei continui confronti con le associazioni di categoria e l’assessore alla programmazione finanziaria e bilancio Paolo Lazzeri, che ha presenziato l’incontro. Sul lungo dietro le quinte della decisione è tornata anche la presidente di Federalberghi Gorizia Chiara Canzoneri: «Abbiamo voluto ragionare non solo sull’aspetto economico ma anche sulla narrazione: abbiamo i riflettori puntati addosso e il prossimo anno dobbiamo innanzitutto lavorare per il riposizionamento culturale della città, poi su quello turistico».
«Un altro aspetto che stiamo valutando – ha proseguito Canzoneri – riguarda la tipologia delle attività ricettive presenti a Gorizia: abbiamo fatto un censimento pressochè porta a porta perché si tratta di realtà piccole che sono messe a dura prova dalla burocrazia. Per non perderle, vanno sostenute e stiamo quindi lavorando assieme a Confcommercio per un coordinamento centralizzato che permetta di raggruppare tutte le realtà, imprenditoriali e non, per attivare una mappatura che aiuti gli utenti esterni a trovare una soluzione per il pernottamento».Al momento risultano 700 i posti letto censiti ed è proprio per questo che si sta battendo molto, anche a livello dei servizi di accoglienza, sulla diffusione dell’idea che Go!2025 è un territorio: lo ha specificato Alessandro Lovato, vicepresidente di Confcommercio Gorizia. «L’investimento effettuato per lasciare Gorizia tax free significa che anche i centri contermini come Cormons e Gradisca d’Isonzo, dove i turisti possono trovare accoglienza, devono adottare questa politica in modo da garantire un’omogeneità. Gorizia era, è e sarà città culturale e questo va proposto in maniera molto forte: il passaggio da culturale a turistica spetterà a tutti noi» ha concluso Lovato.
A concludere l’incontro, un video messaggio dell’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini che ha ricordato l’ampiezza degli investimenti regionali già erogati nel 2024 e la certezza che il 2025 sarà un anno ricco di soddisfazioni per tutti gli operatori, in primis per il Comune, Confcommercio e Federalberghi. «Sarà un evento che promuoverà l’intera regione a livello internazionale e sposo quindi decisamente la decisione di non applicare la tassa di soggiorno: sarà una chicca da offrire a chi verrà a trovarci».
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