domani sera
Niente maxischermo per la finale degli Europei a Gorizia, ci si prepara alla festa

Locali pronti per la ressa di pubblico, mentre in piazza non ci sarà la struttura come nel 2016. Come si prepara la città.
Non ci sarà nemmeno per la finale degli Europei il maxi-schermo in piazza a Gorizia. Diversamente ad altre città, infatti, l’amministrazione locale ha deciso di non predisporre l’impianto per la partita tanto attesa, che vedrà fronteggiarsi domenica Italia e Inghilterra nella cornice dello stadio di Wembley, a Londra. Non sarà l’unica realtà in regione, comunque, poiché anche Udine ha fatto la stessa scelta. All’opposto, invece, Monfalcone dove l’area per guardare i match all’aperto è già stata predisposta da diversi giorni all’interno delle attività estive comunali. A motivare le ragioni del Comune sono stati i costi troppo alti.
“Non è previsto alcun allestimento - conferma l’assessore alle attività produttive, Roberto Sartori - sia per questioni legate alla pandemia, sia perché c’è una difficoltà oggettiva a trovare i maxischermi. Le ditte li hanno già affittati da tempo e non è stato possibile reperirne uno, se non ad un prezzo molto più alto rispetto a quello di mercato”. In ogni caso, molti locali si stanno già attrezzando per farsi trovare pronti per la serata, con alcuni che nelle scorse settimane hanno messo all’esterno delle tv per l’occasione. Lo stesso Sartori evidenzia che, per ammortizzare i costi, sarebbe stato meglio utilizzare il proiettore anche per film destinati alle famiglie.
Una soluzione analoga era stata presa nel 2016, in occasione del torneo continentale in Francia, con lo scontro tra i padroni di casa e Portogallo molto seguito sulle gradinate in piazza Vittoria. Complice anche i preparativi che saranno fatti tra qualche giorno nella stessa area, con l’avvio del Premio Amidei che porterà il cinema all’aperto proprio nel cuore della città dal 23 luglio, l’idea non è stata realizzata, contando anche l’elevato prezzo. In questi giorni, peraltro, diversi goriziani hanno approfittato della riapertura del confine anche per andare a Nova Gorica per guardare i match in piazza Bevk, dove un locale ha predisposto un maxischermo per gli avventori.
Anche oltreconfine, l’amministrazione comunale non ha predisposto alcuna struttura, lasciando la libera iniziativa ai bar. Le preoccupazioni delle forze dell’ordine, comunque, sono più legate a cosa potrà accadere dopo il triplice fischio finale, soprattutto nel più felice dei casi, ossia se gli Azzurri riusciranno ad alzare il trofeo. La Prefettura ha già fatto il punto per quanto riguarda Monfalcone, dove ci sarà il megaschermo, ma per quanto riguarda il capoluogo ci sarà un aumento delle pattuglie in circolazione ma nulla di più. Difficile non pensare, comunque, che si possano replicare scene simili a quelle post-semifinale, con l’ultimo tratto di corso Italia preso d’assalto.
Sul fronte dei locali, molti hanno già iniziato ad organizzarsi, in particolare quelli nel cuore della città. “Mi sono arrivate tonnellate di prenotazioni - spiega Emanuele Traini, titolare del bar Enigma - e ho azzerato tutte quelle dei ragazzi più piccoli. Ho mantenuto invece quelle nel numero gestibili all’esterno, anche se non c’è più il limite di persone per tavolo. Oggettivamente, questi Europei sono una valvola di sfogo”. Il suo bar sarà quindi dotato di tre monitor esterni e due interni e anche tanti altri hanno “potenziato” l’offerta. “Noi siamo il termometro - sottolinea - e non la malattia. La città sarà sicuramente molto affollata”.
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