il riconoscimento
Nello anima della bocciofila diventa Cavaliere, la festa a sorpresa a Capriva

Ieri sera la festa sotto il tendone del bocciodromo, annunciando la consegna durante la Festa della Repubblica. Il segreto mantenuto fino alla fine.
La sua espressione di sorpresa ha lasciato posto velocemente all’emozione, immensa, sotto gli applausi di amici e familiari. Di certo, Mario Del Bene - conosciuto da tutti come Nello - non si aspettava il risvolto della serata di ieri: essere stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Una notizia nascosta al diretto interessato fino alla fine, un segreto collettivo condiviso tra il sindaco Daniele Sergon, il prefetto Raffaele Ricciardi e i soci della Bocciofila che ieri hanno festeggiato con lui.
Una cosa non semplice da fare, visto che Del Bene veste i panni del segretario dell’associazione da decenni e ogni cosa passa sotto il suo vaglio. Organizzare quindi un rinfresco nell’impianto sportivo di via degli Alpini, senza svelare il reale motivo, non è stato facile e anche per questo il risultato finale è stato ancora più significativo. Per ora, comunque, non è stato consegnato nulla se non la lettera con cui il commissario di governo ha annunciato l’appuntamento in occasione della Festa della Repubblica, il 2 giugno.
In quell’occasione, infatti, potrà ritirare la medaglia assegnata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del primo cittadino. «La vita di Nello - così Sergon - è stata dedicata all’associazionismo nella Bocciofila e nei donatori di sangue. Questo riconoscimento è un segno per tutto il mondo del volontariato». Per questo, infatti, si è deciso di organizzare questa carrambata, potendo brindare e festeggiare con ben più euforia rispetto ai toni composti della cerimonia attesa in Prefettura a Gorizia.
Classe 1940, ex operaio ormai in pensione, Nello non ha potuto far altro che ringraziare tutti per l’affetto dimostrato. Tra il pubblico sotto il tendone del chiosco, c’era anche sua figlia Mariarosa e suo marito, così come tanti amici e compagni di sfide. Il riconoscimento, peraltro, arriva in un anno altrettanto significativo per la sua società, segnando il sessantesimo dalla fondazione che a luglio avrà il clou delle iniziative. Il suo segretario, intatti, entra nel club dei cavalieri come il compaesano Benito Tofful, presidente dei donatori di sangue nominato 15 anni fa con la stessa motivazione.
Anche Ricciardi ha voluto stringere la mano e abbracciare il premiato, sottolineando il significato più ampio di questo conferimento e allargato a tutta la comunità. «Questi riconoscimenti sono assegnati a chi ha beneremitato la nazione», ha sottolineato. Quella del 2 giugno, peraltro, potrebbe essere l’ultima Festa della Repubblica in piazza Vittoria per lo stesso prefetto, giunto ormai a tre anni di permanenza in città. Nel frattempo, comunque, ha voluto esprimere tutta la propria gioia per aver consegnato questa comunicazione.
Tanta emozione anche nelle parole di Alfredo Miseri, storico presidente della società di bocce: «Ho conosciuto Nello quando sono arrivato ad abitare qui, 40 anni fa. Ho avuto l’onore di essere presidente e ho sempre avuto al mio fianco Nello. Si è sempre dimostrato disponibile, gentile e una persona buona». Tutti hanno voluto rimarcare il suo essere costantemente dietro le quinte, senza voler apparire. Un voler sfuggire alla ribalta che alla fine si è arreso all’affetto di coloro che hanno voluto applaudirlo pubblicamente. Presente anche l'attuale vertice del sodalizio, Giovanni Di Caterina.
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