il programma
La natura diventa spazio di arte, il festival Qui vivo debutta a Gorizia

Arriva la prima edizione del festival ideato dalla Compagnia teatrale Fierascena che verrà inaugurato lunedì 28 agosto al Parco Basaglia.
Sette giornate per riscoprire la centralità e naturalità dei rapporti umani partendo da luoghi vicini ma forse non sufficientemente apprezzati o valorizzati. Questi gli obiettivi alla base di “Qui vivo - Festival di teatro naturalmente vicino”, prima edizione del festival ideato dalla Compagnia teatrale Fierascena che verrà inaugurato lunedì 28 agosto al Parco Basaglia di Gorizia. Come sintetizza visivamente il logo della manifestazione - una minuscola piantina con un’infinita e spessa radice attorno alla quale compaiono le località in cui si terranno le giornate successive – un altro motivo fondante della kermesse è la consapevolezza di abitare un territorio con una storia secolare.
Un storia complessa e dolorosa che può essere anche un fardello notevole da portare sulle spalle soprattutto quando si considerino le fratture indotte da un confine. «Nel logo, ideato da Alessia Del Vecchio, la radice così lunga vuole alludere proprio al confine mentre le ramificazioni che partono dal suo centro intendono indicare che la nostra cultura, i nostri rapporti e la stessa storia di queste terre sono radicati da entrambi i lati della frontiera», spiega Elisa Menon (nella foto), direttrice artistica del progetto assieme a Marco Fabris. Articolato e variegato il programma della giornata di apertura che assume anche un ulteriore significato, criptato all’interno del titolo del festival.
Il tutto è legato al ruolo del Parco Basaglia, luogo comunque ancora poco sfruttato come centro di aggregazione di persone e famiglie: rovesciando “Qui vivo” in “Vivo qui” si può pensare agli utenti del Centro di salute mentale che non intendono essere passive presenze qui parcheggiate ma attori della propria esistenza. La manifestazione avrà dunque inizio alle 18 del 28 agosto con Aperivivo, un brindisi d’apertura affiancato alla tavola rotonda “Riflettere il confine-Quando arte e sociale si guardano” animata da Paola Zanus (direttrice del Csm di Gorizia) ed Elisa Menon. Alle 19 e in doppia replica alle 19.45 andrà in scena “Prestare Attenzione – performance di teatro sensoriale”.
Lo spettacolo è stato elaborato durante i tre giorni del laboratorio “Affini – pratiche di teatro sensoriale sul confine”, promosso sempre da Fierascena dal 26 al 28 agosto all’interno del Parco Basaglia e condotto da Giulia Possamai in collaborazione con Matteo della Schiava. Ma la prima giornata di “Qui vivo” proseguirà anche in serata grazie al concerto di Paolo Forte che dalle 20.30 si esibirà con la sua fisarmonica tra gli alberi del Parco. Il 2 settembre il festival si sposterà a Dolegna del Collio dove alle 18, nel cortile della casa di Fabiola, si potrà assistere a “Guance bianche e rosse. Elda è salita alle Malghe”, reading musicale sulla storia di Elda Turchetti.
Si tratta dell’unica donna coinvolta nei dolorosi fatti di Porzûs. L'evento verrà poi replicato il 6 settembre alle 18.30 a San Nicolò di Ruda, in piazza dei Cavalieri di Malta, e il 15 settembre alle 18 a Cormons nella Chiesetta di San Quirino. Domenica 3 settembre il centro Mostovna di Nova Gorica ospiterà dalle 16 alle 18 i “Giochi sul confine-Laboratorio di circo per bambini dai 10 anni in su", un’avventura circense transfrontaliera per bambini e famiglie condotta da Florinda Ciardi e seguita da “Rendez-vous!” spettacolo di teatro circo e giocoleria della Compagnia toscana Begheré. Il 10 settembre “Qui vivo” torna nuovamente al Parco Basaglia dalle 17 in poi.
Il tutto per una domenica dedicata ai più piccoli grazie a “Erbe e caverne l’antica dimora delle Krivapete”, racconto scenico sulla storia delle streghe delle Valli del Natisone cui seguirà “Tracce radici”, laboratorio di acquerello con colori naturali. Mercoledì 13 settembre il festival approderà al Parco di Sant’Osvaldo a Udine dove, alle ore 18, Marco Bertoli (direttore Dipartimento di Salute mentale Asufc) introdurrà lo spettacolo “Raccomandazione n. 8” riflessioni sui fatti di violenza e sulla loro cura.
Il Festival è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dei Comuni di Buttrio, Ruda, Dolegna del Collio, Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale e Consorzio operativo Sslute mentale e delle associazioni Le Muse Orfane, Culturaglobale e Scuola Internazionale dell’Attore. Fondamentali anche le collaborazioni con il Cms di Gorizia, Itaca Cooperativa Sociale Onlus, Comunità Nove, Rassegna Antiche Dimore, Dialoghi Festival itinerante della Conoscenza, Gotropolis Festival e Festival l’Arlecchino Errante.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero: per informazioni e prenotazioni (consigliate per “Prestare attenzione” e “Tracce radici”) si può inviare una mail a fierascena.eventi@gmail.com o chiamare il numero 3492708496.
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