L'ANNUNCIO
Musulmani in piazza per pregare a Monfalcone, Cisint: «Non sono anti-Islam»

La manifestazione è in programma per il 23 dicembre, chiesto anche un incontro con i parrocci della città. Il sindaco: «Provocazione gravissima».
Sabato 23 dicembre, a Monfalcone, saranno chiamati a raccolta i rappresentanti spirituali dei centri islamici italiani. L’invito è partito dall’imam Abdel Majid Kinani nelle scorse ore. La guida dei fedeli islamici del centro “Darus Salaam” di via Duca d’Aosta invita così tutti i cittadini interessati a scendere in piazza per una manifestazione pacifica a favore della libertà di culto. La conferma arriva pure da Bou Konate (nella foto), presidente onorario del Centro di preghiera chiuso da alcune settimane come stabilito dall’ordinanza dirigenziale comunale 3/Ep del 15 novembre scorso.
“Invitiamo a partecipare alla manifestazione tutti i sostenitori dei diritti civili, religiosi e umani – sono le parole di Konate – lo faremo nel rispetto della Costituzione Italiana. Abbiamo dato comunicazione alle autorità competenti”. Konate ha inoltre accennato anche ad un cordiale incontro avuto con il prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi al quale ha illustrato la situazione delineatasi nelle ultime settimane. “Stiamo prospettando un incontro con i parroci della città – aggiunge Konate – e, insieme, valuteremo la possibilità di incontrare l’arcivescovo di Gorizia Redaelli per dialogare insieme”.
Da tre settimane, l’ora di preghiera del venerdì non si tiene più nei centri di via Duca d’Aosta e di via don Fanin. “La sala è vuota e desolata – continua Konate – la sindaca ha deciso che i fedeli musulmani non possono più pregare a Monfalcone, priva dei loro diritti 5mila musulmani del territorio. Quello di via Duca D’Aosta è un centro che è stato comprato con il sudore dei fratelli musulmani. La sede è attiva dal 2003”. Konate giudica ancora una volta l’ordinanza un provvedimento che “non si riesce a qualificare”. “Chiediamo l’aiuto di tutti – conclude il presidente del Salaam – per far sì che queste cose non succedano più, non solo a Monfalcone, ma in tutto il mondo, va permesso a chiunque di praticare la propria religione”. Il sindaco Anna Maria Cisint – in una diretta social di poco fa - ha respinto quanto dichiarato da Konate.
“La garanzia della libertà di culto e quella religiosa sono fuori discussione – afferma Cisint – il tema che richiamiamo è quello della legalità. Abbiamo rilevato degli abusi edilizi, le verifiche tecniche sono state puntuali nel rispetto del piano regolatore”. “Io non sono anti Islam – continua il sindaco – comunico a Konate e alla Sinistra che le nostre ordinanze ripristinano lo stato d’uso delle strutture. La mancata osservanza dei provvedimenti genera disuguaglianze”. Riguardo all’annunciata manifestazione dell'Antivigilia di Natale, il primo cittadino la definisce “una provocazione gravissima, un atto di arroganza che non va nella giusta direzione, né mira all’integrazione vera”.
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