La musica ricorda Silvan Kerševan: il concerto al Bratuž guarda ai giovani talenti

La musica ricorda Silvan Kerševan: il concerto al Bratuž guarda ai giovani talenti

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La musica ricorda Silvan Kerševan: il concerto al Bratuž guarda ai giovani talenti

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 22 Feb 2024
Copertina per La musica ricorda Silvan Kerševan: il concerto al Bratuž guarda ai giovani talenti

A vincere le borse di studio il violinista Jacob Andrej Quinzi, la soprano Gabriella Sofia Donadio e il baritono Luca Raccaro.

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La musica come strumento di educazione, capace di creare un rapporto do ut des per cui anche l’insegnante è oggetto di una formazione continua. Questo uno dei precetti impartiti da Silvan Kerševan, già direttore del Centro sloveno di educazione musicale Emil Komel e fondatore di Ars Atelier, ricordato ieri sera nel corso della dodicesima serata celebrativa a lui dedicata proprio nel giorno del suo compleanno. “A Silvan con amore”, questo il titolo dell’evento, ha visto protagonisti gli allievi solisti e dei gruppi del CSEM Emil Komel istituzione che, come ha ricordato l’attuale direttrice Alessandra Schettino, è stata per lui come una famiglia al pari dell’associazione Arsatelier che è nata come ente complementare alla scuola.

Dalla sua scomparsa, avvenuta nel maggio del 2012, queste due realtà hanno deciso di istituire il Fondo Silvan Kerševan, nel quale sono confluite tutte le donazioni in sua memoria, donazioni che il Comitato costituito dagli insegnanti della scuola, dai consiglieri dell’Istituto e dai familiari hanno deliberato di trasformare in borse di studio da destinare agli allievi che abbiano dimostrato talento, serietà e applicazione nello studio.

La serata, che ha richiamato al Kulturni Center Bratuž buona parte dei giovani che seguono i corsi dell’adiacente scuola, ha avuto dunque come filo conduttore la riflessione su cosa significhi essere educatori musicali e quanto gli stessi insegnanti possano imparare dai propri allievi, pensieri alla base dell’idea di Silvan Kersevan per lo sviluppo della scuola.

Il concerto ha quindi visto alternarsi allievi solisti, allievi insieme ai loro docenti e i docenti stessi in un’altalena di emozioni che è culminata nel momento ufficiale dell’assegnazione delle borse di studio, andate a Jacob Andrej Quinzi, studente di violino e viola che recentemente ha superato con lode gli esami del livello pre-accademico di violino e delle materie complemetari in doppia convenzione tra i Conservatori di Trieste e Udine, la soprano Gabriella Sofia Donadio, già premiata nel 2022 con una borsa di studio in memoria della compositrice goriziana Cecilia Seghizzi, e il baritono Luca Raccaro, che ha al suo attivo progetti di alto livello come l'esibizione davanti al Presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, alla Transalpina nel 2021 e la partecipazione con il coro professionale Komel-Arsatelier alle produzioni dell'opera Thamos di Mozart nel 2022 e del Lobgesang di Mendelssohn nella stagione 2023 del Teatro Verdi di Gorizia.

Ad aprire la parte concertistica sono state le insegnanti Zorana Belušević al flauto e Maia Glouchkova al pianoforte con Spring seguite da Julia Rebez che al pianoforte ha proposto Gavotte et variations di Rameau. Banjo blues di Drozdzowski è stato interpretato alla chitarra da Filippo Panozzo con l’insegnante Martina Gereon mentre Alessandro Mauri si è esibito allo xilofono in due brani di Živković. La professoressa Elisabetta Cavaleri ha accomapgnato al pianoforte la flautista Ajda Vuga in Russisches Zigeunerlind e, in seguito, la collega Daniela Brussolo che ha duettato al flauto con la sua allieva Letizia Arbo. Fra le due esibizioni, il Notturno 55, n. 1 di Chopin è stato eseguito da Eva Casciano al pianoforte, strumento che successivamente ha lasciato a Giulia Parenzan per due brani di Scriabin. La soprano Gabriella Sofia Donadio ha proposto l’aria di Pamina da Il flauto magico di Mozart, mentre Jakob Quinzi, accompagnato al pianoforte da Eva Dolinšek, si è esibito nel Concerto per viola e orchestra di Bach. Il baritono Luca Raccaro ha proposto, da La finta giardiniera di Mozart, l’aria di Nardo Con un vezzo all’italiana mentre Josephine Palma ha chiuso la prima parte dello spettacolo con il sempre emozionante Montecchi e Capuleti dal Romeo e Giulietta di Prokofiev. La parte finale del concerto è stata aperta dal Concerto in Do maggiore per violoncello e pianoforte, 2° tempo, di Haydn interpretata dai docenti Elisabetta Cavaleri e Luca Bregant che hanno quindi lasciato il palco alle colleghe Maia Glouchkova e Blagica Arsova per eseguire a quattro mani la Sonata in Re maggiore K 381 di Mozart e il celeberrimo Libertango di Astor Piazzolla mentre a chiudere la serata è stato il Duetto buffo di gatti di Gioacchino Rossini interpretato con simpatia da Gabriella Sofia Donadio e Luca Raccaro.  

Foto di Daniele Tibaldi.

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