Musica e festa nel parco dell'università, in 300 ballano a Gorizia

Musica e festa nel parco dell'università, in 300 ballano a Gorizia

in via alviano

Musica e festa nel parco dell'università, in 300 ballano a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 02 Giu 2022
Copertina per Musica e festa nel parco dell'università, in 300 ballano a Gorizia

I ragazzi si sono ritrovati nel retro del polo, musica e balli fino a mezzanotte.

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Hanno fatto le ore piccole in università, ma per una volta non è stato per studiare. Ieri sera, circa 300 ragazzi si sono ritrovati nel parco del polo universitario di via Alviano, a Gorizia, brindando e ballando dal tardo pomeriggio fino a mezzanotte. Un’occasione nata dagli stessi studenti, che hanno voluto tornare a festeggiare tutti insieme dopo due anni segnati da didattica a distanza, restrizioni e una vita studentesca molto diversa da quella che si conosceva prima della pandemia. Fino a qualche anno fa, infatti, giugno era il periodo dell’anno dedicato al Pork Party, festa ideata da Assid in Parco Piuma.

Un momento di aggregazione che caratterizzava l’inizio estate degli studenti di Scienze internazionali e diplomatiche, a pochi passi dalla Remuda. La chiusura della struttura, unita alle complicazioni organizzative e al cambio generazionale all’interno del sodalizio, hanno sospeso quella tradizione ma in tanti non hanno comunque perso il desiderio di festeggiare. Così, alle porte della sessione estiva di esami, l’area verde retrostante l’ex seminario si è riempita di musica e divertimento, con gli stessi universitari che si sono occupati dell’organizzazione. Insieme all’amministrazione comunale e al Consorzio.

“La festa è nata dalle richieste della comunità studentesca - spiega Carlotta Pompei, tra gli organizzatori e rappresentante degli studenti per la lista Sim - per tornare a stare insieme come prima del Covid. È stato anche un modo per dire grazie a una collettività e una città che mi hanno dato tantissimo in questi anni”. Per molti giovani dietro le “quinte”, peraltro, è stato anche il primo evento di questo genere e soprattutto di queste dimensioni. “Il tutto ha richiesta tempo ma la sinergia che si è creata è stata bellissima, così come dividersi i compiti anche con Architettura, forse è stato uno dei primi momenti che le nostre realtà hanno collaborato”.

Gli studenti dei due corsi di laurea dell’Università di Trieste hanno infatti unito le forze, ma l’invito è stato esteso anche ai colleghi dell’ateneo di Udine. “Siamo realtà che magari non hanno molto in comune come corsi di studi, ma è un’esperienza che può arricchirci”. La mano è stata tesa anche verso il mondo universitario di Nova Gorica, “siamo una realtà medio-piccola e non vedo perché non dobbiamo creare una bella comunità studentesca”. I ringraziamenti sono stati estesi anche alle associazioni del polo, nonché allo stesso Consorzio universitario e docenti, tra cui Ilaria Garofalo, delegata per il miglioramento dell'inclusione degli studenti.

“Spero sia il primo di tanti eventi, così come il Welcome day di Trieste” la conclusione di Pompei. Dello steso avviso Federica Troisi, anche lei rappresentante in consiglio di dipartimento con Lisp: “C’è la volontà di evidenziare, ancora una volta, che le persone che vivono ogni giorno in e per questa realtà hanno il desiderio di dimostrare la loro dinamicità e la volontà di stare al passo con i tempi. In tutta sincerità, noi studenti e studentesse, sotto la sapiente guida di docenti, umani, instancabili e preparati, oggi, come all’inizio della storia del Sid, vogliamo dimostrare la nostra intenzione di voler essere alla continua ricerca di nuove e innovative chiavi interpretative”.

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