Musica Cortese 2025: undici appuntamenti alla scoperta della musica antica

Musica Cortese 2025: undici appuntamenti alla scoperta della musica antica

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Musica Cortese 2025: undici appuntamenti alla scoperta della musica antica

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 25 Giu 2025
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La rassegna partirà il 3 luglio da Gorizia e si chiuderà il 21 settembre a Villa Vipolže.

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Torna anche quest’estate Musica Cortese, il festival internazionale di musica antica che anima i centri storici del Friuli Venezia Giulia e della Goriška. L’edizione 2025, organizzata sempre dal Dramsam, Centro Giuliano di Musica Antica, propone undici appuntamenti tra luglio e ottobre, con concerti ospitati in chiese, musei e dimore storiche, e un’attenzione particolare a Gorizia, che accoglierà quattro eventi. Tra le novità di quest’anno ci sono il ritorno nella basilica romanica di Aquileia, la scoperta della chiesa di San Giorgio a Brazzano di Cormons e una tappa nella pieve di San Martino a Vito d’Asio. Il cuore del festival resta la musica medievale, arricchita da prolusioni e attività collaterali.

Il programma si apre il 3 luglio a Gorizia, al castello, con una visita guidata alla mostra di strumenti antichi alle 19.15 e il concerto dell’Ensemble De Vulgari alle 20.30. Il 6 luglio ci si sposta a Gradisca d’Isonzo, a palazzo Torriani, con prolusione alle 20 e concerto alle 20.30 del duo Beasley–Pavan (voce e liuto). Tutti gli eventi sono a ingresso libero, salvo il concerto inaugurale del 3 luglio a Gorizia, per il quale è necessaria la prenotazione. Informazioni e contatti su www.dramsam.org.

Il 10 luglio il festival fa tappa al museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli con l’Ensemble CentoTrecento (ore 20.30, preceduto da prolusione). Il 13 luglio la sinagoga di Gorizia ospita l’Ensemble Lucidarium (ore 20.30, prolusione alle 20).

Doppio appuntamento il 20 luglio: alle 15 a Vito d’Asio si esibisce l’Ensemble Dramsam – Cappella Altoliventina nella pieve di San Martino, mentre alle 20.30 a Brazzano di Cormons, dopo una prolusione alle 20 nella chiesa di San Giorgio, suona l’Ensemble Anonima Frottolisti, seguito da un buffet storico curato dall’Accademia Jaufré Rudel.

Il 25 luglio il museo paleocristiano di Aquileia ospita una mostra degli studenti dell’ABAUD (apertura alle 19.15), seguita da una prolusione e dal concerto dell’Ensemble Dramsam con la Compagnia Arearea (dalle 20.30). Il 27 luglio si torna a Gorizia, a palazzo De Grazia, con il duo De Mircovich–Zenatti (ore 20.30).

A settembre il festival prosegue il 12 nella basilica di Aquileia con l’Ensemble Dramsam – Cappella Altoliventina, e il 19 nel duomo di Gorizia con l’Ensemble Peregrina (sempre ore 20.30, preceduti da prolusione). Il 21 settembre l’appuntamento è a Vila Vipolže, in Slovenia: visita guidata alle 16.30 e concerto alle 18 con Peltomaa, Fraanje e Perkola. Infine, dal 2 al 5 ottobre l’isola di Barbana, a Grado, ospita un seminario di canto medievale condotto da Katarina Livljanic in collaborazione con la Schola Cantorum Basilea.

Il festival, presentato ieri mattina, 24 giugno, nel Municipio di Gorizia, toccherà numerose cornici suggestive, tra cui il Castello di Gorizia «che nei soli primi mesi del 2025, da gennaio a fine maggio, ha raggiunto gli oltre 29mila visitatori – così l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti – e rimane il luogo più visitato della città. Lì si trova la grande mostra curata da Dramsam sugli strumenti antichi che sarà anche occasione di avvio della rassegna musicale. Siamo a metà anno della Capitale Europea della Cultura e quello che i turisti chiedono è sempre quali siano le nostre radici, ecco la risposta».

«Manteniamo il connubio fondamentale – così la presidente del sodalizio, Alessandra Cossi – tra musica antica e luogo antico proponendo la musica all’interno di cornici coeve. Grande attenzione verrà data anche alle prolusioni, di grande qualità, che accompagneranno i concerti e le uscite». Secondo il direttore artistico della rassegna, Fabio Accurso, «è proprio la musica medievale che non si può scindere dai luoghi e dal contesto che le circonda». La rassegna si aprirà il 3 luglio con la possibilità, grazie alla collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi di Gorizia, per ciechi e ipovedenti di toccare con mano le riproduzioni degli strumenti antichi e far provare, grazie a bende, ai vedenti cosa voglia dire ‘osservare’ grazie al tatto. «È importante – così il presidente della Uic Gorizia, Nicolò Finocchiaro – per migliorare le esperienze fornire le nostre conoscenze e richieste». Nascerà così un percorso sensoriale che andrà a implementare l’esposizione Theatrum Instrumentorum, che a breve vedrà anche il miglioramento delle parti multimediali. «Non solo avremo la possibilità di vedere, a rotazione, le opere di quaranta liutai da tutta Europa, a breve, ma anche l’avvio di una mostra itinerante in quattro luoghi, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Udine e Cividale in ricordo di Giuseppe Flavio Cecere, fondatore di Dramsam», così in chiusura Flavio Cecere.  

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